Finalmente! Dopo due anni e mezzo è pronto il libro Codognè Cuore Veneto ( il paese della mela cotogna e dei codici QR. Il libro verrà presentato alla stampa il 6 dicembre 2014 e al pubblico il 13 dicembre, sabato, alle ore 17:00 presso i locali della Biblioteca Comunale. Se avete già pratica dei codici QR avrete già visto il breve video introduttivo qui sopra.
Se non sapete di che cosa sto parlando ma volete capirne qualcosa di più, cercherò di spiegarvi che cosa sono questi strani quadrati colorati che da qualche anno sono comparsi improvvisamente nella vita di chi si muove abbastanza con facilità nel Web 2.0.
Risponderò alle domande sui codici e sul libro quella sera; il 13 dicembre. Ci saranno anche le prime copie del libro a tiratura limitata per le prime due settimane. Non voglio anticipare altro per non rovnare la sorpresa. Vi aspetto dunque, amanti della fotografia, della scrittura, del web ma soprattutto della nostra cultura contadina che con la sua saggezza ha permesso a chi ci ha preceduto di superare mille difficoltà, due guerre, qualche terremoto e svariate calamità naturali. Il nostro Popolo Veneto; fiero e sostanzialmente contrario alle ingiustizie, riuscirà ancora superare la crisi e le difficoltà di questo momento storico e a trasmettere alle generazioni future la speranza ed il buon senso, due ingredienti necessari ad insegnare ai nostri figli chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando.
Questo, senza pretese è l’umile intento di questo libro che racconta attraverso le interviste, le foto, i documenti, il passato di un paese di campagna, il nostro. il passato ed il futuro si fondono raccontando una storia semplice, fatta di persone semplici ma determinate, di umili origini ma forti nelle difficoltà. Poi le sagre, le feste, i luoghi della memoria e della nostra infanzia, dove per telefonare dovevamo fermarci in una cabina e usare dei gettoni, dove le strade si potevano attraversare quasi senza guardare, perché le auto erano pochissime. Dove la TV era un elettrodomestico per poche persone, in bianco e nero e si guardava al bar o raccolti in casa di amici. Dove i bambini giocavano a pallone e a mosca cieca nei campetti di quartiere e non erano ipnotizzati da video giochi e da carte pokemon. Dove si poteva andare in casa dei vicini a chiedere un litro di latte o un chilo di farina perché il giorno dopo lo si restituiva magari assieme a due uova fresche per ringraziare del piacere.
Tutti gesti e memorie semplici che non dovrebbero essere dimenticate, e nel tentativo magari goffo ma appassionato degli autori, di tirar fuori dai cassetti delle famiglie vecchie foto e filmati, documenti e testimonianze di un tempo che sembra lontanissimo ma in verità non lo è. Questo in poche parole il senso del libro.
Vi aspetto.
pio