Lasciamo il sindaco di Verona nel suo brodo. Si potrà consolare magari telefonando a Muraro, e insieme considerare e meditare su un tradimento che +Luca Zaia non meritava.
Luca, dicevamo, è l’unico capace di unire un centrodestra allo sbando che cerca una nuova identità che non alberga però nelle posizioni a volte troppo radicali di un Salvini che più volte ha dimostrato di non avere la diplomazia necessaria per conquistare i moderati non troppo felici con posizioni troppo estremiste assunte dal segretario Leghista durante una campagna elettorale che non escludeva nessun colpo basso da entrrambe gli schieramenti.
Luca potrebbe essere la vera alternativa a Renzi che ormai ha stufato con la sua arrogante maniera di imporsi si pè conquistato l’antipatia di molti, e non solo negli schieramenti del centro destra ma adirittura del suo stesso partito dove non è visto troppo bene per il suo desiderio quasi morboso di accentrare tutti i poteri ed i meriti attorno alla sua figura.
Lo scivolone più grande dal punto di vista politico lo ha fatto prima delle elezioni, difendendo a spada tratta il candidato dei candidati, l’ineleggibile De Luca. Un boomerang che gli è costato sicuramente un’ulteriore botta di antipatia collettiva da parte degli elettori in cerca di onestà, se mai fosse possibile , nella politica che stufa e allontana la gente da corrotti e mafiosi che bazzicano come moscerini nei palazzi del potere.
Ecco cosa ha detto Berlusconi di Zaia e se anche si può riconoscere al cavaliere il suo declino politico negli ultimi anni non si può non dargli atto della sua capacità di scegliere gente che mastica bene la politica. (ad eccezion fatta per Alfano)
+Luca Zaia potrebbe veramente rappresentare quel collante che manca per riunire il centro destra moderato a sconfiggere una sinistra che vorrebbe continuare a pigliarsi tutto, magari anche in maniera poco democratica. Le elezioni in Veneto sono un segnale forte di cambiamento. Io stesso, che ho strappato la mia tessera elettorale alcuni anni fa, completamente schifato da una politica rubacciosa e corrotta che non era e non è più quello che dovrebbe essere, la rappresentazione e la rappresentanza del volere della gente, sono andato in municipio per farmela rifare. La ragione è spiegata con il fatto che finalmente dopo tanti anni sono riuscito a votare per una persona che conosco da trent’anni (Luca) e che ho potuto conoscere ed apprezzare, e votare alcuni dei candidati nella sua lista come Sonia Brescacin vice sindaco di San Vendemiano e Alberto Villanova, un gentleman di Pieve di Soligo con il carisma innato per la politica. Questo può e dev’essere il sistema che caratterizza ogni elezione: poter votare per chi si conosce, non per un partito che poi sceglie i suoi rappresentanti tra emeriti sconosciuti che niente hanno da condividere con chi li ha votati.
Non resta che attendere. Il Governatore più votato d’Italia si è già messo al lavoro. Sa che ha molto da fare. I problemi sono innumerevoli e in continua evoluzione. Ha bisogno di una squadra che lo aiuti nel difficile compito di mandare avanti le cose in modo semplice e determinato con la caratteristica che lo ha sempre distinto: il coraggio di innovare coniugato con una tenacia che gli viene dalla cultura contadino cristiana che arriva da secoli di sofferenze che hanno forgiato i Veneti senza poterli spezzare.
E’ bello poter di nuovo credere in un uomo politico. Luca sconfiggerà anche l’apatia di chi come me aveva scelto di fare parte di quel partito dei “non votanti”, e ritroverà nella sua leadership la forza del grande condottiero che in questi passati cinque anni ha dimostrato in svariate occasioni di essere.