Quando si fa qualcosa di bene per la propria città, per il proprio territorio difficilmente si è riconosciuti. “Nemo Profeta in Patria” Nessuno è profeta in patria. Il comportamento dell’attuale amministrazione comunale a Oderzo lascia sgomenti. Opera in piazza ha portato solo del bene alla città. Perché tutto questo astio e questo mettere bastoni in mezzo alle ruote? Oderzo ha la piazza più bella della nostra provincia, il lavoro svolto da Mariagrazia Patella e Miro Solman ha portato per 25 anni solo cose buone; turismo, cultura,riconoscimento internazionale. Sarebbe ora di riconoscere loro il lavoro svolto e dar loro una mano invece che ostacolarli a tutti i costi.
Come succede in tutte le famiglie capita che un genitore sia più generoso con un figlio invece che con un altro. Non si dovrebbe ma siamo umani, anche noi, come genitori abbiamo le nostre simpatie.
La stessa cosa sembra essere capitata a Oderzo, dove viene favorita una manifestazione culturale invece di un’altra. Peccato che a farne le spese sia la “cenerentola” di turno.
Traducendo in termini più comprensibili a tutti, da una parte abbiamo la rievocazione storica , dall’altra Opera in Piazza.
Ci sono dei particolari che ci spingono ad una considerazione.
Come mai per la rievocazione storica il comune spende, come riportato dai giornali , 18.000 Euro e per l’Opera in Piazza 8.000?
E ancora, come mai nell’ opuscolo del comune di Oderzo denominato “Oderzo” si può leggere il panegirico della rievocazione storica e dell’Opera in Piazza nessun commento, solo qualche foto striminzita.
Nell’ultimo numero uscito qualche giorno fa si notano alcune foto dell’Opera in Piazza mescolate con quelle della rievocazione storica senza specifica didascalia.
Ovvia la confusione che potrebbe fare il pubblico che senz’altro crede che quelle foto siano tutte relative alla rievocazione storica. Sembra una cosa fatta apposta.
Lo scorso anno, nell’opuscolo “Oderzo” la foto dell’Opera in Piazza compariva nella prima di copertina, elaborata , ma dentro nessuna parola dell”opera in piazza.
Nessun commento, nessuna critica, niente. Ma perchè? Forse perchè l’amministrazione riconosce la paternità della rievocazione storica, mentre l’Opera in Piazza è gestita ed allestita da una associazione privata?
Ma cosa c’entra.
Ogni cosa che si fa per il l’immagine della città dovrebbe avere la stessa dignità e riconoscimento a prescindere da chi la promuove. Guardando i fatti in 25 anni di attività il Festival dell’Opera in Piazza ha generato un indotto turistico economico, che nessun altro progetto culturale ha mai lontanamente raggiunto.
Ma c’è anche un’altra cosa che salta agli occhi.
La rievocazione storica è GRATUITA per il pubblico. L’opera in Piazza con i suoi due spettacoli e il Concerto di Autunno, sono PAGAMENTO.
Ho motivo di credere che da quando esiste l’Italia, non credo ci sia mai stata una città nella cui piazza si rapresentasse uno spettacolo culturale di alta qualità, per il quale la gente fosse disposta a pagare 100.000 euro, per poterlo vedere.
Questo è un miracolo.
Da quanto sopra detto si capisce come l’amministrazione comunale tenga molto in considerazione la rievocazione storica.
Rispetto la loro scelta pur non riuscendo a conprenderla.
Ma allora perchè il Comune chiede i biglietti omaggio di rappresentanza all’ associazione Oder che organizza l’Opera. Sarebbe più logico che l’amministrazione invitasse i suoi illustri ospiti alle serate della rievocazione storica visto che è amata coccolata e sostenuta a 360 gradi dall’amministrazione stessa.
E’ umiliante. Sembra che l’amministrazione si accorga dell’importanza dell’opera solo quando si tratta di avere i biglietti per l’opera.
Personalmente non capisco come i due artisti a capo dell’organizzazione dell’opera possano sopportare tali umiliazioni e a sfornare nonostante tutte le difficoltà una manifestazione meglio dell’altra.