Il treno (a vapore) del Jazz da Sacile a Osoppo. Meravigliosa (ma troppo lunga) avventura tra musica, territorio, arte e storia dei treni

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E fermasi a FORGARIA tutto il giorno? C’era il vino buono, la polenta, il goulash, ma venti minuti non sono bastati.Peccato. IL forte di OSOPPO mi ha deluso (anche il cibo )

Il trenino del Jazz Sacile Osoppo. Un successo di musica,arte e riscoperta del territorio

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Un’esperienza molto interessante, specialmente per quello che ha riguardato la parte del viaggio in treno accompagnata da tanta buona musica suonata all’interno delle carrozze a cui ha partecipato con gioia e allegria il pubblico.
 Il treno era stracolmo (i biglietti erano già esauriti venerdì) segno tangibile che manifestazioni di questo tipo riescono a coinvolgere il pubblico, molto attento a queste manifestazioni di tipo storico-artistico-ricreativo legate strettamente al territorio. Ho saputo dall’organizzazione che il progetto rientra nell’ambito di  (https://www.facebook.com/jazzrail.luoghideljazz/) che coinvolgerà alcune regioni italiane tra cui il Veneto, la Toscana, Le Marche, La Puglia, La Sardegna.
Nonostante la bellezza del percorso e della partecipazione del pubblico e di musicisti di grandissimo talento, non mi è piaciuta tanto la parte che coinvolgeva Osoppo.
Scesi dal treno siamo stati portati da dei bus navetta ad assistere ad un concerto jazz al forte di Osoppo.
Avrei tagliato volentieri queste tre ore. Forse sarebbe stato più interessante fermarsi a Forgaria, dove c’era una festa popolare a base di polenta e gulash che solo pochi hanno potuto degustare viste le file lunghissime.
Il concerti si sarebbe potuto organizzare lì, seduti, mangiando un pasto fatto come Dio comanda. Questo avrebbe tagliato il percorso di alcune ore e il rientro nel primo pomeriggio invece di un tour de force di dieci ore che si è rivelato (a mio avviso) vincente solo nella parte“viaggio in treno-musica- tappa a Forgaria”.
Fossi stato tra gli organizzatori avrei dato un po di più di attenzione alle eventuali personeaccreditate come stampa, questo è un aspetto che non è stato curato per niente.In conclusione direi che si, è stato un viaggio meraviglioso, accompagnato da musica fantastica e con una risposta di pubblico veramente eccellente,. Da accorciare, da snellire, e limitare nelle ore.

Circolo Controtempo Jazz

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LUCA D’AGOSTINO (fotografo ufficiale). Il fatto che tu sia il fotografo ufficiale non ti dà il diritto di gestire lo spazio maleducatamente come hai fatto con me. Anche se mi hai risposto: “Sto lavorando” non è detto che t sia the one and only. Consiglio di anziano:” Vola più basso e rispetta anche i dilettanti, ma soprattutto quelli coni capelli più corti e bianchi dei tuoi”.

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