Gli alberi forse ci hanno salvato, lassù sui monti del Veneto, Friuli, Trentino

Oggi, come negli ultimi giorni da una settimana non faccio che pensare al numero spropositato di pini, abeti, conifere e tutti i boschi che in questa “tempesta perfetta” come l’ha definita il presidente della regione  Luca Zaia

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Una coppia guarda il livello del Piave nei pressi di Ponte della Priula, dopo la piena dei giorni scorsi che ha visto transitare 2500 metri cubi d’acqua al secondo.
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L’ecatombe di alberi in Val Visdende dopo l’ondata di maltempo sul Veneto domenica scorsa

Madre Natura sembra essersi ribellata al nostro menefreghismo, al nostro modo di gestire un patrimonio del quale non ci rendevamo conto essere in possesso, fino a quando, piano piano, tempesta dopo tempesta, evento naturale eccezionale dopo l’altro, ci siamo accorti di perdere, lentamente ma inesorabilmente.

Oggi guardando i pini abbattuti, è quasi impossibile non essere coinvolti in un sentimento di tristezza.  Tanti, troppi in una sola notte. Il governatore  ha parlato ieri di centomila ettari di bosco irrimediabilmente perduti, inutilizzabili, da smaltire con costi da capogiro. Un’ecatombe, un’apocalisse.

Oggi, dopo averli perduti, ci rendiamo conto dell’enorme ricchezza che avevamo, in termini di paesaggio, di legname, di rifugio per tanti animali, e soprattutto per l’enorme fonte di ossigeno che hanno rappresentato fino a domenica scorsa. Bisognerà piantarli di nuovo, uno ad uno, senza perdere la speranza che, se anche ci volessero cento anni per rivederli in piedi, è questa la cosa giusta da fare, sia per noi stessi che per le generazioni future. Lo faremo. Siamo Veneti. Siamo Orgogliosi e Fieri della nostra Regione, del nostro Territorio e di tutte le cose che lo rendono uno dei posti più belli al mondo. Dalle spiagge dell’Adriatico alle Colline del Prosecco, dalle città d’Arte (con la A maiuscola) alle maestose montagne delle Dolomiti, a quelle Valli e a quei paesi abbarbicati sui monti che sono da sempre stati  la vera ricchezza di un paesaggio che non può e non deve scomparire “solo” per un capriccio del Vento e delle Piogge.

“Come può Madre Natura assistere a questo senza reagire, senza soffrire nel vedere tutte queste bellezze deturpate?” Mi sono chiesto. Forse la risposta sta proprio in quello che sembra un ammasso di stuzzicadenti caduti per sbaglio a terra da un’enorme scatola.

Mi piace pensare che il “sacrificio” degli alberi possa essere servito ad arginare i danni che la forza di quei venti avrebbe potuto scatenare nei paesi e nei villaggi di montagna, qualora non fosse stata arrestata da quell’enorme numero di alberi che assieme hanno formato una barriera ad impedire che danni maggiori potessero essere causati agli abitanti di quelle valli, da sempre attenti e rispettosi dell’ambiente in cui sono cresciuti e vivono.

E’proprio per questo che l’impegno di far ripartire la Montagna Veneta sarà la nuova sfida per tutti coloro che la amano.

Il pensiero che le cose potevano andare molto peggio di così, se non fosse stato dato l’allarme  qualche giorno prima,(suscitando le critiche dei soliti detrattori che vedevano come troppo esagerata la misura presa da Zaia e dalla sua squadra viste le previsioni) potrebbe essere il punto di partenza per costruire una Montagna ancora più bella ed accogliente di quanto non lo fosse stata fino a domenica scorsa. Abbiamo una tavolozza bianca di fronte a noi. La sfida è quella di creare un “dipinto” invidiabile. La volontà e le risorse non mancheranno.

Concludo dedicando un’altra volta a tutti coloro che hanno sofferto a causa di questa “tempesta” una canzone, inserita in un bellissimo cartone animato (TROLLS). La canzone esorta a cercare la bellezza DENTRO di noi. Se possibile dobbiamo aiutare anche gli altri a capire che la BELLEZZA e i COLORI della VITA stanno dentro al nostro animo. Dobbiamo fare il possibile per non perdere questi COLORI, proprio come nel FILM. Ascoltate questa canzone e leggete le parole.

Tu con gli occhi tristi
Non scoraggiarti .Oh ho capito che è difficile trovare il  coraggio in un mondo pieno di gente, e puoi perdere tutto di vista,  e l’oscurità dentro te può farti sentire così piccolo.

Ma io vedo i tuoi colori veri,  che risplendono dentro te,  vedo i tuoi colori veri,ed è per questo che ti amo,  quindi non avere paura di mostrare  I tuoi colori veri.

I colori veri sono belli ,come un arcobaleno. Mostrami un sorriso allora, non essere triste.

Non riesco a ricordare l’ultima volta che ti ho visto ridere.

Se questo mondo ti fa impazzire, ed hai già preso tutto ciò che riesci a sopportare, puoi chiamarmi,perché sai che io sarò lì per te, e io vedo i tuoi colori veri che risplendono dentro te.

Vedo i tuoi colori veri, ed è per questo che ti amo.Quindi non avere paura a mostrarli ,I tuoi colori veri.

I colori veri, sono belli come un arcobaleno. 

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