Centri per l’impiego e gestione dei disabili. Tutto da rifare
Secondo Questo Articolo dell’ISTAT (del 2017) , i disabili in Italia sono TRE MILIONI E DUECENTOMILA.
Un bel numero di votanti.
UN SISTEMA DA RIVEDERE E DA CAMBIARE
Oggi il sistema di assunzione di una persona con disabilita’ fa acqua da tutte le parti. Ho avuto modo di percorrere la strada che un disabile deve affrontare per poter usufruire di quei diritti innegabili che dovrebbero spianare la via ad una assunzione, sia da parte dei privati che da parte delle amministrazioni pubbliche.
E qui’ casca l’asino.
PASSARE LA PALLA AI SINDACI E’ UNA DELLE SOLUZIONI
Faccio un esempio facile facile: Se il sindaco del mio paese avesse bisogno di assumere una persona disabile oggi, quello che deve fare e’ inviare una domanda all’ufficio provinciale competente.
L’ufficio gli invia una lista (in base a una graduatoria) con una decina di candidati che poi potranno venire scelti in base alla percentuale di invalidità o con un concorso.
Non sarebbe meglio se al sindaco venisse dato il potere di assumere un disabile all’interno del SUO territorio comunale? Cosi’ facendo, oltre che ad essere sicuro di assumere la persona disabile giusta per il ruolo di cui ha bisogno in quello specifico momento, garantirebbe alle persone con disabilita’ del suo comune un lavoro che eviti spostamenti ed emigrazioni in altri comuni che a volte sono difficili dal punto di vista logistico e tecnico (persone in carrozzella per esempio o con gravi problemi di deambulazione, o assenza di possibilità di spostarsi)
MINISTERO PER LA DISABILITA?
Se visitate la pagina Facebook del ministro Lorenzo Fontana Cliccate qui per aprirla, provate a cercare un post che parli di disabilità, o dei progressi fatti in questi mesi. Dovrete scrollare giù un bel pezzo prima di trovare un articolo che dia informazioni su quello che sta facendo. Il ministero è accorpato a quello della famiglia. Bene! Si parla tanto difamiglia, di lotta alla droga, di decreto sicurezza ma poco, troppo poco di disabilità. Mi spiace signor ministro ma sono passati alcuni mesi e non ci sono scuse. E siamo della stessa idea politica , ma questo non deve essere un alibi per non rendersi conto che siamo ancora in alto mare. Le ho suggerito più volte di fare qualche diretta Facebook (Salvini docet) per tenerci informati si progressi riguardo alle pensioni da fame, oppure su importanti cambiamenti promessi in campagna elettorale con l’istituzione di questo ministero del quale non sento mai parlare.
LA VERITA’
La verità è una sola e ve la dico chiaro e forte: DEI DISABILI NON GLIENE FREGA UNA MAZZA A NESSUNO. E’ inutile che ci prendiamo in giro. E’ inutile che ci prendete in giro (sono disabile anch’io). In tre anni di iscrizione agli uffici provinciali non ho ricevuto nessuna offerta, ma non voglio trascinare la conversazione sul personale, non sarebbe giusto verso tutte quelle persone, magari più giovani di me, che sperano in un aiuto che non arriverà mai, tanto meno dal ministero.
SE VOGLIAMO AIUTARE BISOGNA CAMBIARE IL SISTEMA
Cominciamo con l’assumere DISABILI nei municipi, nelle biblioteche, nei musei, negli uffici pubblici in generali, nei ministeri, nelle province, ma vi prego, fatelo fare ai sindaci. Trasferite i poteri di assumere ai primi cittadini. Loro hanno il quadro esatto della situazione e saprebbero assumere le persone giuste al posto giusto. Non succederà. Andremo avanti con il sistema Paleolitico. Ai disabili non serve il diritto di cittadinanza, serve un lavoro, magari vicino casa per evitare spostamenti che creano solo difficoltà. Magari lasciando che i normodotati (che spesso fa rima con RACCOMANDATI) si trovino un lavoro nel privato, lasciando che siano i portatori di handicap a coprire i posti negli uffici regolati e gestiti dallo stato.
MI FERMO QUI’
Non continuerò questa inutile polemica, che come il solito (ho scritto di questo molte altre volte) non produrrà nessun effetto salvo forse quello di fare incazzare qualcuno che crede di spezzarsi la schiena e di lavorare sodo a favore di un cambiamento, che viste le premesse, non avverrà mai. Mi riprometto comunque di rinfrescare le idee di tanto in tanto a coloro che sono chiamati a prendere decisioni in questo senso. Coloro che uno stipendio (molto corposo) lo prendono e sono stati delegati dai voti della gente a rappresentarli. Una vana illusione. La politica non è cambiata. “Cambia il mugnaio, ma il mulino è sempre lo stesso”
E non parliamo nemmeno delle inadempienze delle ditte che dovrebbero assumere i disabili (leggete questo articolo)