
Come altro definire il più longevo
Mulo d’Italia? Un monumento, un
Generale di Brigata Alpina. E gli
Alpini, di fronte ad un personaggio di tale importanza si sono mobilitati adottandolo, salvandolo dalla macellazione, venticinque anni fa. Sono
gli Alpini del Reparto Salmerie di Vittorio Veneto i “padri adottivi” che si dedicano alla sua cura, e gli dedicano le attenzioni, appunto, che si riservano ai
Generali di Brigata in pensione.Se
Iroso fosse umano avrebbe raggiunto, con i suoi quarant’anni la veneranda età di
CENTOVENTI ANNI. Se ci atteniamo alle informazioni
Quì forniteci da Wikipedia , la vita di questo animale, tanto caro agli Alpini, che lo hanno da sempre impiegato nelle loro truppe, va da 25 a 30 anni, ecco che
IROSO ha battuto ogni record di vitalità e a celebrarlo, con immenso affetto saranno proprio gli
Alpini di Anzano, presso l’imprenditore forestale
Antonio De Luca, che oltre a
IROSO ha accolto anche altri muli.L’affetto che lega i muli agli Alpini porta a sperare in un loro re inserimento simbolico tra le truppe alpine, e forse la longevità da record di
IROSO potrebbe essere un segnale, un appello fatto attraverso queste meravigliose creature proprio in questo senso.
IROSO da tempo ha perso l’uso della vista, e in occasione dell’ultima uscita, all’Adunata Nazionale degli
Alpini, gli era stato messo a disposizione un veterinario H/24 in modo da non fargli correre troppi rischi. La festa di compleanno di domani sarà all’altezza delle grandi cerimonie che gli Alpini sanno riservare ai loro
“Uomini Migliori” a testimonianza dell’affetto che questo Corpo ha sempre dimostrato, nono solo verso i muli, bensì per tutti gli animali e
Madre Natura in generale. Grazie quindi a coloro che si sono prodigati nei decenni all’amorosa cura di questo
“BOCIA” da record, che domani sicuramente sentirà, con la sua proverbiale sensibilità, di essere coccolato dall’amorevole attenzione di tutti in un giorno così speciale!
Buon Compleanno General IROSO.