
Ieri sera stavo fotografando il nostro beneamato Platano Secolare nel piazzale della chiesa arcipretale dove i bambini dell’asilo avevano esposto i loro pensierini di pace. (Tutti da leggere perché fanno meditare) “Pace vuol dire non darsi botte” leggeva un cartellino appeso alla corteccia del Platano più amato dagli abitanti di Codognè, dove la scritta multicolorata “PACE” lo abbraccia assieme a composizioni floreali che farebbero l’invidia di Van Gogh.
Mi si avvicina una signora: “Pio, lu che l’è al reporter de Codognè, al vae a veder dala latteria che l’è un sioret co tre musset”
Seguo il consiglio dopo aver fatto le foto al Platano (scusate se lo scrivo con la P maiuscola ma per me è come una persona anziana e degna di rispetto). L’omino degli asinelli non c’è più davanti alla latteria. Penso che tornerò a vedere domani, ormai si sta facendo buio e la luce non sarebbe favorevole a scattare delle foto.
Stamattina verso le 7:30 cerco l’uomo. Lo trovo in via Ongaresca, al lato della strada con i suoi tre asinelli. Dopo aver parcheggiato l’auto scendo e gli chiedo se posso fargli delle foto. Lui sorride e annuisce. Comincio a fargli qualche domanda, in Inglese, ma lui cerca di parlare in Italiano,poi ripieghiamo sull’Inglese, visto che capisce e lo parla meglio.

“Mi chiamo Gerd, vengo dalla Stiria, vicino a Graz, ho 52 anni. Vengo a piedi da Moggio Udinese, dove ho passato l’inverno. Cammino ogni giorno 10 15 chilometri con i miei tre asinelli. Loro sono una famiglia, papà mamma asina e figlio asinello. Il papà si chiama Burrito (asinello in Spagnolo) Olga la mamma , Enzo il figlio Dormo all’aperto, quando piove ho una tenda, dove capita. Destinazione Sicilia. Perché? Un’amica mi ha detto che ci sono case dove uno può vivere e vado a vedere.”
Gerd ha 52 anni e viaggia portandosi in spalla per non oberrare gli asinelli con il suo peso, un pesante strumento di legno da lui intagliato, un Digeridoo intagliato a mano che pur essendo più corto di quelli originali australiani produce lo stesso suono
Mentre gli parlo si ferma anche Martina Zanette con la sua auto. Anche lei era incuriosita da quello che aveva sentito la sera prima. “Digli che se vuole può venire in macelleria. Dietro c’è un cortile dove può tenere gli asinelli mentre visita il mercato”
Lui ringrazia e un’ora dopo lui e i tre asinelli sono parcheggiati dietro Eurocarni Zanette.
Gerd mi dice che deve dar da mangiare agli asinelli. Lo porto al supermercato dove esce poco dopo con verdura e frutta, pane e banane. Torniamo al cortile. Gli asinelli sono impazienti di mangiare. Lui gli prepara un misto di frutta e verdura con pezzi di pane. Martina gli offre di accamparsi vicino a casa sua. Gerd è felice di questo “Oggi è un giorno fortunato per me, tutti mi stanno trattando bene assieme a i miei asinelli. Non è sempre così, ma ci ho fatto lì’abitudine. A volte i giorni sono buoni altri meno, è comunque un’esperienza molto interessante in mezzo alla gente, vedere e capire come reagisce. “

Al mercato del martedì a Codognè questo uomo alto e buono con i suoi tre asinelli ha attirato l’attenzione di tutti oggi. C’è chi lo guarda con curiosità, altri gli fanno delle domande. Lui cerca di rispondere in Italiano e sorride, con il sorriso di chi è uno spirito libero, senza telefono, senza wifi ma con tre asinelli e ama e che cura come se fossero dei figli.
“Credo che gli animali siano molto più buoni e saggi degli uomini. Siamo parte della stessa famiglia solo che loro sono più amorevoli e chiedono solo di essere amati e in cambio ci danno il massimo affetto e fiducia. Imparo ogni giorno qualcosa da loro. Noi uomini abbiamo forse più cervello ma il più delle volte non sappiamo o non vogliamo usarlo”