Il pianto liberatorio del padre dei due ragazzi. Il racconto dei quattro lunghissimi giorni passati in carcere senza contatti esterni ma sopratutto la gogna mediatica scatenatasi sui social sono i punti cardine degli articoli che leggerete oggi sul GAZZETTINO .
Fotografo da sempre. Sopravvivo scrivendo e fotografando. Fotografo di guerra negli anni Ottanta ho lavorato come fotogiornalista per il Gazzettino, e (oggi scrivo come collaboratore per la Sinistra Piave) l'Azione di Vittorio Veneto, collaborando con l'Associated Press e altre riviste e agenzie fotografiche. Oggi mi piace considerarmi un fotografo di strada. Scrivo libri sul Veneto, la mia regione e quella dei miei Avi, che amo, e spero di vedere quanto prima autonomo
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