Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore.
(Madre Teresa) Forse questa frase semplice di Madre Teresa sintetizza in due righe il lavoro di nove anni. Un festival, un concertone, una kermesse che si aspetta di attirare quindicimila, forse ventimila persone durante la tre giorni prevista per i tre giorni di luglio 18 19 20 a Codognè. E’ l’edizione 2019 del CJF acronimo di CIMETTA JAMMING FESTIVAL. Una festa nata quasi per caso come un modo per stare insieme, nella frazione di Cimetta di Codognè, paese di cinquemilatrecento abitanti. Alex Perin è alla sua prima conferenza stampa a Ca Del Poggio, dove il mitico ALBERTO ha deciso di ospitare questo straordinario giovane che assieme a un drappello di cento volontari è riuscito a trasformare una festicciola di piazza tenuta insieme “con lo scotch” in una kermesse che attira i giovani da tutte le regioni limitrofe a dove si svolge a Codognè. Alex parla con un linguaggio semplice, non avvezzo alle conferenze stampa, si dimentica i nomi di alcuni sponsor, guarda Jessica Masini che lo aiuta quando non ricorda. E’ questo il bello di Alex, l’anima del CJF, una semplicità disarmante che riesce a mettere insieme passo dopo passo, tassello dopo tassello, anno dopo anno, una manifestazione a definire poco “SPAZIALE”. I nomi dei gruppi partecipanti non dicono molto forse alle vecchie generazioni più abituate ai Beatles o ai Rolling Stones ma sono sicuramente un’attrattiva per i giovani, come fiori profumati per le api, le api che il comune di Codognè e la nuova amministrazione si stanno impegnando, assieme a molti altri comuni della marca trevigiana a riportare nei nostri campi, nelle nostre siepi.
Quello che Alex trasmette ai giornalisti presenti è veramente un senso di pace che di solito non è congruo alle conferenze stampa. L’ingrediente principale, il motore che ha reso tutto questo possibile è la PASSIONE e se ce ne fosse bisogno basterebbe ricordare che le cose fatte così sono quelle meglio riuscite. “Nessuno di noi si mette un euro in tasca” Precisa Jessica e continua : ” Questo è un festival fatto e voluto per le famiglie, per la gente, per i giovani ed è opera di centinaia di volontari che ci hanno creduto fin dal primo giorno.” L’anno scorso la pioggia ha rovinato la serata clou del sabato, impedendo al gruppo di maggior richiamo di tutto il festival di esibirsi. “Eravamo tutti dietro le quinte, tutti, nessuno escluso, a iniziare da Alex e la sottoscritta a piangere. L’impegno di un anno che vedevamo sfumare a causa del temporale è stato emotivamente un colpo troppo forte.” Per alcune settimane gli organizzatori hanno pensato di finire, di lasciar perdere, di “ecchicelofafare”, poi è prevalso l’orgoglio che distingue da sempre i Veneti; di fronte alle difficoltà ci si rialza e si va avanti, pancia a terra. Alex ha saputo trasmettere a tutti il messaggio e quest’anno il CONCERTONE sarà un successo ancora più grande perchè anche da lassù si sono accorti che non serve accanirsi con lampi e tuoni, con pioggia e grandine contro chi le cose le fa con un cuore grande, motivato non da facili guadagni ma dalla cosa più bella che una persona può esprimere; un SOGNO, una PASSIONE.