Mauro Corona superstar sabato sera a Francenigo di Gaiarine in occasione della presentazione del suo nuovo libro, scritto a quattro mani con Matteo Righetto “Il passo del vento”. L’occasione è stata la presentazione del ricco programma teatrale, musicale, letterario e cinematografico dell’Associazione culturale “La Corrente” fondata nel 2013 da un gruppo di amici che si proponevano di fare cultura nel territorio. A giudicare dai numerosi appuntamenti che si svolgeranno da qui a maggio nell’ex cinema restaurato grazie alla famiglia Piovesana e di proprietà della parrocchia, il gruppo ha sicuramente fatto centro. Mauro Corona accompagnato dall’amico che imita il canto degli uccelli e da un pastore di malga oriundo di Francenigo ha catalizzato fin dall’inizio l’attenzione del pubblico con il suo modo diretto, a volte pacato e altre aggressivo, a seconda degli argomenti trattati. Ha spiegato che il libro è un abbecedario che percorrendo le lettere dell’alfabeto racconta delle piccole storie e aneddoti che i due autori hanno sviluppato indipendentemente mettendo a confronto due stili di scrittura diversi ma in qualche modo complementari. Gli uomini sono simili ai cani,, i quali si avvicinano per la prima volta, si studiano, si annusano, poi, se si piacciono vanno via assieme altrimenti si mordono o ringhiano prima di allontanarsi. Con Matteo abbiamo fatto così, e ci siamo piaciuti. Da questo incontro l’idea del libro. Mauro Corona non ha solo parlato del libro. Ha spaziato da argomenti leggeri (autodefinendosi un comico con la passione per il cabaret) ad altri di toccante attualità come quello dell’ambiente e delle proteste dei giovani per il clima arrabbiandosi quando racconta che:” Greta, quella vecchietta. Si ha risvegliato gli animi, ma se in duecento città italiane c’erano solo due milioni di persone cosa vuol dire? Dovevano essere venti milioni. Dov’erano prima che Greta li svegliasse? Che senso ha poi manifestare per il clima quando si lasciano tonellate di rifiuto quando la festa è finita? L’ironia ed il senso dell’umorismo hanno scatenato l’ilarità del pubblico quando lo scrittore, scultore, alpinista di Erto ha raccontato che :”MI farò cremare vivo, perché non mi fido di mia moglie…voglio esserci anch’io per essere sicuro che lo faccia” Tutti i libri messi a disposizione dall’organizzazione sono andati a ruba e alla fine della serata Mauro si è fermato a firmarli tutti, preso d’assalto dal pubblico che aveva gremito al limite della capacità il grande salone dove si è svolta la presentazione. Molti hanno dovuto rimanere in piedi e anche gli spazi esterni dove era stato allestito un maxi schermo erano affollati di gente venuta ad ascoltare questo personaggio unico nel suo genere ma che con il suo modo di scrivere ha conquistato milioni di lettori. Il segreto del suo successo è sicuramente in quel suo modo diretto di raccontare le cose e le storie, senza peli sulla lingua e senza paura. Ne traspare un uomo che ha vissuto una vita in salita, non solo per tutte le scalate che ha portato a termine, ma per aver avuto un’infanzia difficile, lassù tra quei monti dietro la diga del Vajont, a Erto dove domenica si incontrerà con don Ciotti, dove ha trascorso gi anni più belli della sua vita in quei boschi che solo lui sa raccontare accompagnando il lettore in un viaggio interiore fatto di emozioni e di sensazioni che solo lui riesce a trasmettere così direttamente e in maniera semplice perché l’uomo e lo scrittore si sono fusi, forgiati nella fucina di una vita non facile che oggi riesce a trasmettere nei suoi libri ottenendo il meritato successo.
Mauro Corona a Francenigo presenta “Il passo del vento” scritto con Matteo Righetto
