Raramente nella mia vita ho trovato tanto coraggio e determinazione in una persona così giovane. Sabato sera, durante la presentazione dell’ultimo libro di Mauro Corona a Francenigo, sul palco, oltre che al moderatore e al suo amico che imita gli uccelli con una bellissima barba bianca a metà strada tra un Druido Celtico e Babbo Natale, c’era un ragazzo giovane con il tipico cappello dei pastori. Ha ascoltato in silenzio tutta la serata e quando gli è stata data la parola ha cercato di spiegare in pochi minuti all’assemblea che cosa fosse il suo amore per la montagna, per le cose del passato, perché bisogna rivalutare certi mestieri e certi valori che nell’era del 4.0 stiamo lentamente perdendo.

Non bastava quella manciata di minuti per raccontare cosa sono le montagne, i sentieri, le ferrate, le rocce, le cime, le scalate, il profumo del bosco. Mi chiedevo chi fosse quel ragazzo così motivato e pieno di energia. Volevo saperne di più e l’ho cercato, l’ho trovato, gli ho chiesto se fosse disposto ad essere intervistato e lui, disponibilissimo mi ha dato un appuntamento in centro a Gaiarine, di fronte al municipio, stamattina alle dieci e mezza. Una storia meravigliosa la sua che sembra essere di altri tempi. E’ come se il mago Merlino lo avesse ripescato tramite una delle sue magie da una storia del passato. Come decide un ragazzo così giovane di diventare un pastore? La cosa sembra così anacronistica da sembrare assurda.Invece, ascoltando le sue parole ci si rende conto di quanto attuale possa essere un lavoro come quello che lui intende fare, una volta finiti gli studi, per il resto della sua vita.

Chi è Akex Tomè?
“Ho diciannove anni e abito a Francenigo di Gaiarine con i miei genitori e una sorella più giovane. Non provengo da aziende agricole o contadine. Ho terminato con buoni voti i miei studi superiori presso l’Istituto Beltrame di Vittorio Veneto. Ho sempre amato la cucina e volevo diventare un grande chef. A sedici anni ho iniziato a lavorare imparando la trasformazione e la macellazione dei suini. Devo premettere una cosa: ho sempre amato la montagna fin da piccolo e appena ho potuto ho iniziato a percorrere le vie ferrate delle nostre montagne. Mi affascina l’alpinismo, al quale vorrei quando potrò, dedicarmi più spesso. A 17 anni ho lavorato in Cansiglio presso la Malga Fossa di Sarone del signor Luca Pancotto. Mi sono poi iscritto ad un corso biennale, che sto frequentando adesso per ottenere un attestato riconosciuto a livello europeo di Tecnico Gastronomico . Con questo corso post diploma al Cerletti acquisisco le conoscenze che mi permetteranno in un futuro di aprire e gestire al meglio la mia attività. Un corso gestito dalla Regione Veneto.
Adesso lavori in una malga?
Ho lavorato dal 15 giugno al 15 settembre alla Malga Misurina. Sono da poco rientrato per poter proseguire con gli studi poi ritornerò. Per me che sono da sempre appassionato della montagna è veramente il lavoro che voglio e che vorrei fare nella mia vita. Il mio sogno è quello di poter gestire da solo una Malga. E’ una vita all’aperto che mi consente di essere a contatto con la natura, con gli animali, con i miei monti. La mungitura delle mucche, preparare i formaggi e tutte le attività collegate all’andamento di questa attività mi danno una gioia incredibile. Certo non è una passeggiata, c’è da lavorare duro a volte, ma le soddisfazioni sono di gran lunga superiori alla fatica. Consiglio ai miei coetanei di fare l’esperienza di Malga almeno una volta nella loro vita. Non servirebbe ripristinare il servizio militare come si sente dire ultimamente. Basterebbe un mese di Malga all’anno e sono sicuro che tutti coloro che affronterebbero questa esperienza di vita tornerebbero a valle con un altro modo di avvicinarsi alla vita, alle sue problematiche quotidiane e alle soddisfazioni che ne derivano.
Come hai conosciuto Mauro Corona?
Mauro l’ho conosciuto in Malga. Lui d’estate passa un mese ad arrampicare nella zona delle Tre Cime Di Lavaredo e Misurina. Mi sono fatto fare l’autografo la prima volta che ci siamo visti, in uno dei suoi libri che ho letto. Poi ci siamo rivisti altre volte e l’amicizia si è consolidata. Quando ho saputo che veniva a Francenigo gli ho fatto una sorpresa e lui mi ha invitato a salire sul palco per raccontare la mia esperienza di pastore.
Quindi il tuo sogno è quello di diventare un pastore di Malga?
“Certamente. Nel preparare i formaggi lassù a Malga Misurina ho coltivato l’idea di produrre un formaggio nuovo, sfruttando una delle caratteristiche del formaggio che è quella di assorbire gli odori, e i sapori vorrei sviluppare un’idea che potrebbe essere innovativa e rivoluzionaria allo stesso tempo ma non mi voglio esporre troppo con i dettagli.Meglio fare prima e parlare dopo averlo fatto” Alex da l’impressione di essere una persona molto saggia.Molto di più di quello che suggerirebbe l’anagrafe. Ha le idee chiare, studia e lavora, ha un suo sogno e un progetto concreto da portare avanti. Ci crede e lavora sodo per raggiungerlo, Ha avuto il coraggio e la determinazione di andare contro corrente in un mondo che sembra volersi staccare sempre più dalla realtà, da uno stile di vita sano e con i piedi per terra, dove l’amore per l’ambiente si coniuga bene con quello per gli animali e quello per la montagna che per lui è sempre stato un forte magnete al quale è difficile sottrarsi. “Ho percorso molte ferrate e vie interessanti lassù nelle nostre Dolomiti Bellunesi. Ora vorrei fare dell’alpinismo più serio. Ci sono delle guide che si sono offerte di insegnarmi a farlo e non vedo l’ora di poter ritornare, finiti gli studi, ad arrampicarmi per arrivare in cima, dove ci si sente veramente parte di un meraviglioso Universo.(pio dal cin- riproduzione riservata)
