Non c’e’ spazio social in questi giorni che non commenti o consideri l’episodio in cui Bergoglio, strattonato da una fedele, reagisce con degli schiaffi sulle mani alla ragazza. Tutti a vomitare giudizi e critiche, foto del papa in tutte le maniere, con un piglio da cattivo, con il muso duro. C’e’ chi critica leggermente e chi spara direttamente, offendendo il papa per la sua reazione “poco francescana”. Personalmente mi sento di andare contro corrente e lo difendo. Lo difendo perche” comportandosi cosi’ ha dimostrato palesemente la sua umanita’ e il fatto di non essere un robot. Alcuni “fenomeni” si sono spinti a paragonarlo ad altri papi che “non avrebbero mai reagito in quella maniera”. Tutti a esprimere giudizi, tutti ad ergersi a depositari della verita’ e della giustizia.

“Così anche voi, di fuori apparite giusti alla gente; ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità”. Matteo 23:28 Questa frase dell’Evangelista racchiude in se molte verita’ che si potrebbero riassumere in breve con un pensiero: “Quando siamo noi a sbagliare speriamo sempre che gli altri siano benevoli e comprensivi con noi ma quando a sbagliare sono gli altri ecco che siamo veloci a sfoderare velocemente il dito indice e additare le colpe e gli sbagli degli altri. Se papa Francesco ha reagito di istinto ad uno strattone che lo ha sbilanciato e preso di sorpresa ci meravigliamo della sua reazione. Facendo cosi’ ha dimostrato i suoi limiti umani, di essere uno di noi e non un super eroe pronto al sorriso h 24 in qualsiasi situazione perche’ essendo il papa per definizione non puo’ sbagliare. La sua grandezza si e’ rivelata la domenica, quando di fronte a milioni di telespettatori durante l’Angelus ha umilmente chiesto scusa per aver reagito male.

Coloro che oggi criticano il suo modo di comportarsi facciano un piccolo esame di coscienza andando indietro con la memoria e confrontarsi con l’ultima volta che hanno perduto la pazienza in maniera esagerata rispetto al fatto che ha scatenato in loro la rabbia. Se vorranno essere sinceri riconosceranno che la reazione a volte non e’ dettata dalla cattiveria o dal cinismo, dalla frustrazione o dalla stanchezza ma piu’ semplicemente dal fatto che siamo esseri umani e possiamo sbagliare continuamente. Sbagliano i piccoli ma sbagliano anche coloro che scrivono la Storia dell’Umanita’. La lezione che si dovrebbe ricavare dall’episodio del papa che reagisce e’ una sola: A volte non riusciamo a controllare i nostri gesti, le nostre reazioni.Se sbagliamo siamo chiamati a chiedere scusa e pentirci del nostro comportamento, quello pero’ che mai dovremmo fare e’ di ergerci a giudici spietati senza prima aver meditato per una mezzora sui nostri difetti e su come a volte abbiamo anche noi, essendo umani, sbagliato.
