Sammy Basso a Gaiarine – Racconto e fotostoria di una serata indimenticabile

Prima di consegnare ai lettori di questo mio semplice blog l’articolo che ho pubblicato oggi sul Gazzettino, riguardo alla serata con Sammy, vorrei commentare in prima persona quello che mi ha lasciato dentro l’ascoltare questo fantastico ragazzo veneto. Nei giornali, si sa, non si può raccontare in prima persona quello che si scrive. Per fortuna ci sono i Blog, questi diari personali che prescindono da regole che possono o non possono essere divise ma che vanno comunque rispettate. Di Sammy mi è piaciuta la freschezza, il suo modo di essere autoironico, di scherzare sulla vita. Riuscire a strappare delle risate e allo stesso tempo commuovere cn il suo racconto. Sempre lucido, sempre intelligente, sempre accattattivante, mai scortese o critico di qualcuno. ( a parte una frecciatina ai governi italiani che non sono capaci di gestire i migliori ricercatori del mondo e impedirne la fuga all’estero) “Un ricercatore italiano che lavora dieci ore al giorno guadagna 1200 euro al mese in Italia. Il triplo all’estero” Ha detto il papà di Sammy, presente sul palco assieme alla mamma nella seconda parte della serata.

IL RACCONTO DI SAMMY

Uno dei racconti che più mi ha colpito di Sammy ad Albina di Gaiarine è stato quello sui Nativi Americani. I Navajos vivono in Arizona e a Monument Valley ho avuto la fortuna di arrivare di notte, una notte limpida e stellata da far sembrare la Via Lattea come se fosse sabbia dorata, sparsa in un cielo nero. Sammy ha raccontato di aver trovato invece, l’unico giorno di pioggia in tutto l’anno a Monument Valley, ripagato però ,da due arcobaleni che si incrociavano nel cielo il giorno dopo.

Sammy ha raccontato di un Popolo che vive la sua vita normalmente, ben inserito nella società Americana di oggi. Un Popolo però che sa continuare ad esprimere la sua personalità predicando la Pace e non l’odio come verrebbe naturale pensare dopo quello che hanno subito dall’uomo bianco. I Nativi (non chiamateli “indiani”come nei Western) sanno esprimere la loro Spiritualità, la loro Tradizione, la loro Lingua, la loro Cultura che ancr oggi rimangono intatte nonostante tutti i tentativi di sopressione che hanno subito da chi li voleva conquistati e sterminati. Chi si avvicina al loro modo di vivere non puo non esserne affascinato. Io li ho incontrati in un momento di transizione nella mia vita, un momento difficile. Da loro ho imparato ad amare tutte le creature dell ‘Universo, perchè siamo connessi con tutto quello che ci circonda. Gli animali, gli alberi, il firmamento e le stelle, i pianeti e le rocce; tutto fa parte di un Grande Disegno Creativo. Sammy ha avuto un nome Navajo che si traduce in “Quello che deve fare ancora molta strada”. Questo mi conforta perché i Nativi sanno guardare dentro al cuore delle persone e vedono lontano. Non può che significare che Sammy resterà con noi per molto tempo e questa è una notizia meravigliosa.

Associazione Italiana Progeria Sammy Basso Onlus

Se una cosa non esiste ma serve, allora bisogna inventarla, crearla, costruirla. Dev’essere questo il pensiero che è passato in testa simultaneamente ai tre membri della famiglia Basso quando si sono resi conto che non esisteva yuna associazione italiana che ragruppasse coloro che soffrono di questa patologia scatenata in una sola dei 3 miliardi e duecento milioni di cellule di cui è composto il nostro DNA. La cellula impazzita manda segnali sbagliati e modifica la struttura del DNA. I Basso nel 2005 decidono di fondarla loro una associazione ed ecco htttp://www.progeriaitalia.org . Ma i social, nel mondo di oggi sono importanti per farsi conoscere e quindi deve esserci una pagina Facebook https://www.facebook.com/AIProSaB/ Eccola qua. E se per i più giovani ci fosse una pagina Instagram?https://www.instagram.com/sammybasso/ Questa è la sua pagina

Molte altre le storie divertenti che Sammy ha raccontato divertendo il pubblico, come quella di un museo nella cittadina di ROSWELL in New Mexico. Qui si racconta fosse caduta una nave spaziale e tutto fu messo a tacere dalle autorita’ statunitensi. Sammy non poteva mancare ad un appuntamento così importante, visto che lui è scambiato per un alieno. “C’era una specie di museo- Racconta divertito Sammy- che aveva delle sagome di alieni. Mi sono avvicinato e mi sono messo tra le statue, immobile come loro. Quando poi un’anziana signora ha iniziato a guardarmi l’ho salutata con la mano. Lei è fuggita subito spaventata, Io nel frattempo me ne sono andato via e quando è tornata continuava a dire alle sue amiche che prima li c’era un VERO ALIENO.

Piccole storie che ci fanno capire l’indole giocosa di Sammy che non perde mai il senso dell’umorismo, perché ne conosce l’importanza, sa benissimo che una risata può guarire più di cento parole.

AVATAR E’ il film preferito di Sammy

https://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_di_Roswell

Dal mio articolo del 7 febbraio. Gazzettino -(riproduzione riservata)

GAIARINE Serata indimenticabile per le trecento persone che mercoledi sera si sono ritrovate ad Albina per  ascoltare in diretta la storia incredibile e meravigliosa del “‘Piccolo Grande Uomo” Sammy Basso. Coloro che hanno avuto la fortuna di partecipare all’evento, voluto dall’amministrazione  capitanata dal sindaco Diego Zanchetta, conserveranno un bel ricordo  del suo racconto, fatto in prima persona. 


Un racconto che ha spaziato attraverso temi  quali la famiglia, l’amicizia, la fede, la paura, la diversita’, la vita e la morte. Tutti trattati con la stessa delicatezza, la grande autoironia, il senso dell’umorismo di un ragazzo di ventiquattro anni, consapevole di tutto. Consapevole di essere unico e splendido nel suo modo di interpretare la vita al meglio. Raccontando cos’è  vivere la progeria,  rarissima patologia  genetica, e  riuscendo a trasmettere emozioni forti, a far sorridere e con  sue  ricercate ed intelligenti battute, ma anche e soprattutto far riflettere sui valori e  i sentimenti importanti della vita. 


Sammy ha trasmesso la  pace e la serenita’ di una persona equilibrata, felice e consapevole del suo  ruolo nell’universo. Un messaggero di valori profondi che hanno toccato la  platea che in religioso silenzio ha ascoltato i suoi racconti, il viaggio negli USA dove da sempre sognava di andare, sorattutto nelle sconfinate praterie del West.

Una passione per gli States nata dalla lettura del classico “Zanna Bianca” e perseguita negli anni ,con centinaia di libri, tutti gelosamente conservati. I video che scorrono nel grande schermo dietro le sue spalle lo mostrano ospite di personaggi come James Cameron, o trasformato nel lanciatore della prima palla da baseball all’inizio di una partita mentre seguito da una troupe del National Geographic ha percorso la mitica Route 66.


 Laureato in scienze naturali con 110 e lode ha spezzato una lancia a favore dei ricercatori italiani, i  migliori del mondo ma dimenticati forse, in casa, da governi distratti che non incentivano la loro rimanenza in patria.


 Sammy ha messo tutti  davanti ad uno specchio virtuale facendo loro capire  la bellezza dell’essere umano. Sono i valori che contano. La fede nel Cristianesimo, di cui Sammy va fiero, la famiglia che lo ha sempre supportato permettendogli di esprimere al meglio se stesso, gli amici , la vita che va vissuta adesso. “Non sappiamo quanto tempo abbiamo davanti a noi, per questo dobbiamo fare ora e subito tutto quello che possiamo esprimere come persone” 


” Per raccontare Sammy non basterebbe un libro .Di sicuro ha  lasciato un bellissimo  ricordo di se e un senso di gratitudine per gli insegnamenti che ha saputo dare, e si sono concretizzati alla fine della serata con un lungo, interminabile applauso  e una standing ovation da parte del pubblico affascinato (pio dal cin)

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