
Non conosco personalmente Susanna Candian, ma come succede in questo mondo virtuale che ci accomuna è facile trovarsi come nel traffico di una grande metropoli , fianco a fianco, a un semaforo rosso. Io mi giro, lei si gira, i fiestrini sono abbassati. Un sorriso e la solita domanda di rito:”Come va?” Ecco cosa sono a volte i social, un mondo dove le vite di estranei si incontrano e condividono i loro pensieri. Non c’è timidezza o paura, siamo vicini ma lontani allo stesso tempo, protetti da uno schermo luminoso dove le parole che scriviamo si rincorrono e possono essere di gioia, dolore, sfogo e tristezza. Sappiamo che qualsiasi cosa scriviamo non ci succederà niente di male se non aver aperto il nostro cuore all’ascoltare a volte anche i problemi degli altri. Susanna mi ha scritto stasera tardi:”Buonasera Pio, seguo i suoi articoli da qualche tempo.Mi permetto di girarle il mio pensiero di oggi.” L’ho letto e le ho detto che l’unica cosa che avrei potuto fare era quella di condividere il suo sfogo, il suo pensiero qui, nel mio modestissimo blog, che scrivo da anni. Lo faccio perché scrivere per me è come respirare e credetemi, non ho mai guadagnato un centesimo da uno dei miwei post. Lo faccio per passione e continuerò a farlo fino a quando le dita non ce la faranno più a camminare veloci sulla tastiera, o fino a quando non riuscirò a connettere i miei pensieri. Detto questo non mi resta che copiare ed incollare il pensiero di una delle tantissime parrucchiere d’Italia che chiedono di poter svolgere il loro lavoro. Come si può mi chiedo, rimanere insensibili a tutte queste domande, fatte da chi ha un’attività in proprio da difendere, affitti, mutui da pagare, tasse soffocanti, bollette. Sarebbe ora che lo STATO facesse vedere il suo volto UMANO, ammesso che ne abbia uno. Io non credo ma spero in un mondo migliore, fatto di BUONSENSO e di COMPASSIONE, dove COMPASSIONE significhi CONDIVIDERE CON GLI ALTRI LE SOFFERENZE DEL MOMENTO, non “compatire”, (quella è una cosa che non ci appartiene). Siamo VENETI, abituati a cadere e a rialzarsi sempre più forti, però adesso basta! Il grido di dolore venga ascoltato; buttate la burocrazia, bvuttate le tasse, buttate i gabelli che ci soffocano, lasciateci vivere, lasciateci lavorare. Questo è il post di SUSANNA CANDIAN ma potrebbe essere il post di TUTTI COLORO CHE HANNO UNA PARTITA IVA, un’attività.
NON VA TUTTO BENE!
Ogni giorno, da due mesi ormai, mi ripeto che andrà tutto bene, ma più passano i giorni meno ci credo.Abbiamo appreso che per il governo la categoria degli acconciatori è considerata una delle più a rischio contagi, e quindi saremo tra le ultime a riaprire.E il perché proprio non lo capisco!Da sempre un ambiente curato e pulito nel settore della bellezza è sinonimo di qualità del sevizio.Invece ci dipingono come propagatori di virus.Quale Cliente sarebbe attratta da un salone sporco e trasandato?Questa è la prima regola per avviare un’attività come la nostra.Dati statistici confermano che tra gli operatori in prima linea a stretto contatto con il virus, che hanno adottato le giuste precauzioni, la percentuale di contagio è stata bassissima (attorno al 1%, fonte diretta Luca Zaia del 05/05/2020).Quindi, in un ambiente sanificato e pulito, dove accedono persone sane (perché si presume che se uno ha la febbre non vada dal parrucchiere), vorrei capire dove sia il rischio di contagio!Ne abbiamo sentite di tutti i colori sui presidi anti contagio da adottare in salone, molti dei quali inapplicabili. Ma alla fine nulla si è concretizzato, tranne il fatto di dover restare chiusi fino al 1 Giugno (forse).Senza contare il fatto che se i contagi dovessero aumentare di nuovo, a causa della cattiva condotta di molte persone, saremo costretti a chiudere ancora chissà per quanto o non riaprire affatto.Qual’è la soluzione? FATECI RIAPRIRE, PERCHE’ IL NOSTRO AMBIENTE E’ PIU’ SICURO DI TANTI ALTRI! ED E’ PIU’ SICURO DI CHI LO FA ABUSIVAMENTE!Nella mia vetrina, con questo messaggio così forte, voglio gridare al Mondo cheNON VA TUTTO BENE!Questo si deve sapere.P.S.: è ora di sfatare il mito che il Parrucchiere non è un ambiente sano! #susannacandianhairandrelax#nonvatuttobene#fateciriaprire#parrucchieripadova#ilovemyjobLuca Zaiail mattino di Padova
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