Buonsenso e Rispetto sono due parole dimenticate nella nostra societa’ oggi. Lo dimostrano le scellerate decisioni di chiudere i ristoranti alle 18 e tutte le altre attivita’ commerciali con il nuovo decreto ministeriale varato ieri, 24 ottobre 2020 dal Governo presieduto da Conte. Se il buonsenso avesse guidato le decisioni del governo forse sarebbe emerso che alle 18 la gente (stanca e stressata dalle chiusure forzate del lockdown) inizia ad uscire per un aperitivo e due chiacchiere con gli amici, poi magari decide di andare al ristorante e fare tardi in una birreria. Tutti ormai sanno come gestire e comportarsi per difendersi dal COVID, mascherina, distanziamento e lavarsi le mani, evitare gli assembramenti. La cosa che non sanno fare gli italiani, in questo momento e’ come sbarcare lunario. Coloro che gestiscono un locale pubblico o un’azienda, un’ attivita’ piccola o grande non sanno come pagare gli affitti, il personale, le bollette. Hanno davanti una sola prospettiva : CHIUDERE. Chiudere perche’, se il governo impone le norme che ha imposto ieri almeno abbia il coraggio di RISARCIRE queste persone per il mancato guadagno. Invece cosa fa? Non abbassa le tasse e pretende che tutte le scadenze fiscali vengano rispettate. Un Titanic pronto a schiantarsi contro l’ICEBERG della stupidita’, ecco a cosa assomiglia oggi l”ITALIA messa in ginocchio dal COVID e da un GOVERNO che non sa prendere le decisioni giuste. Cosa centra l;AUTONOMIA DELLE REGIONI con tutto questo? Centra eccome. Durante la crisi di febbraio abbiamo imparato molto su questo COVID 19. In VENETO lo abbiamo fatto grazie alle dirette che ogni giorno il nostro GOVERNATORE ci proponeva, sciorinando numeri e dati, impartendoci direttive come farebbe un padre o un fratello per evitare che il VIRUS si espandesse a macchia d’olio travolgendoci tutti inesorabilmente. IL GOVERNO e’ troppo lontano dalla realta’ che investe le regioni d’Italia singolarmente e sarebbe molto piu’ intelligente se promulgassero solo delle linee guida, invece che imporre regole che uguali dal PIEMONTE ALLA SICILIA non possono essere le stesse. LASCIANDO decidere ai GOVERNATORI, in BASE ai CONTAGI, e all’emergenza che si viene a creare in una regione piuttosto che in un’altra. SE in VENETO per esempio avessimo 100 persone in TERAPIA INTENSIVA e in LOMBARDIA ne avessero 2000 (sono solo cifre inventate) perche’ devo applicare la chiusura alle 18 dei luoghi pubblici in VENETO se e’ palese che nei ristoranti non ci sono stati negli ultimi mesi focolai dovuti all'”ammassamento” dei clienti? Gli autobus al mattino sono pieni di studenti spesso molto, molto vicini l’un l’altro. Questa situazione, paradossalmente portera’ i FENOMENI delle decisioni prese a tavolino a ricredersi sull’AUTONOMIA delle REGIONI poiche’, chi meglio dei SINDACI, dei PRESIDENTI delle province, dei GOVERNATORI conosce i PAESI, LE CITTA’ I TERRITORI in modo da poter prendere le giuste decisioni? ECCO perche’ prima o poi, viste le reazioni di PIAZZA e le SOMMOSSE che si faranno sempre piu’ FORTI, l’UNICA STRADA sara’ quella di lasciare la BARRA DEL TIMONE alle regioni. Non c’e’ altra soluzione se vogliamo salvare il Paese, sia dall’EMERGENZA SANITARIA che da quella ECONOMICA
