Le foto e l’articolo con il GAZZETTINO di oggi 9 dicembre 2020 (copyright pio dal cin 2020-riproduzione anche parziale vietata)
Fango acqua e distruzione. Cosi’ si puo’ sintetizzare la situazione attuale nel Comune di Cordignano. Frane, smottamenti e case pericolanti invece per Fregona. a Cordignano centinaia di famiglie si sono trovate nel cuore della notte di sabato 5 dicembre a dover confrontarsi con la furia di un Meschio arrabbiato come non lo e’ mai stato che ha deciso di esondare con grande energia e potenza d’acqua tra le 3.30 e le 4 del mattino. Gelaterie, bar, ristoranti, pizzerie, trattorie e negozi di tutti i tipi sono stati invasi, e alcuni distrutti dalla forza impetuosa dell’acqua liberata dagli argini che non riuscivano piu’ a contenerla. Nessun morto. Nessun ferito, ma i danni sono ingentissimi. Basta fermarsi in una delle vie dove il fiume ha trovato un nuovo letto. in via Isonzo ( ma e’ solo una delle tante) un condominio con 40 famiglie dopo due giorni sta ancora lavorando per ripulire tutto. 20 auto distrutte o inutilizzabili e mucchi di mobili e suppellettili che sono da buttare si ammucchiano nei parcheggi, in attesa di essere portati via oggi, mercoledi’ 9 dicembre. Quello che resta nel cuore di questa gente veneta, ferita ma orgogliosamente al lavoro senza sosta e’ la solidarieta’ che in questi giorni ha preso le sembianze dei vigili del fuoco, i volontari della protezione civile giunti da ogni dove, gli amici, i clienti abituali e gli sconosciuti che si aggiravano per le case chiedendo se ci fosse bisogno di una mano. Mi resta nella mente l’affermazione di una signora che ha perso completamente il suo negozio di ottica” Ripartiro’. Non mi faro’ fermare ne dal Covid ne dall’alluvione. Non mi faro’ togliere il sorriso.”




FREGONA
A Fregona il problema sono state le frane e gli smottamenti. L’acqua del torrente Caglieron ha spazzato via le passerelle di legno del percorso turistico che attraversa le famose Grotte (peraltro appena sistemato e rimesso a nuovo) . In via Caglieron 21 una casa ha rischiato di franare giu’ mentre i suoi abitanti stavano dormendo.
2020 ANNO DA ARCHIVIARE
Un anno da dimenticare. A pochi giorni ormai dalla fine di un 2020 che tutti si aspettano arrivi presto. Alluvioni, smottamenti e disgrazie varie vanno ad aggiungersi alla lunga emergenza dettata dal Covid, senza tener conto della crisi economica e degli aiuti che non arrivano e se arriveranno non saranno mai adeguati ai disagi che questo virus ha creato.