CODOGNE’In omaggio al dottor Gombos pubblico l’intervista che ho inserito nel libro CODOGNE’ CUORE VENETO. Una vita interessante la sua, piena di emozioni, fatta di fughe, viaggi, scoperte. La sua forza era la sua energia e la curiosita’ a scoprire le cose e i fatti con un interesse “fanciullesco” La sua capacita’ di meravigliarsi alle novita’ era unica. Il destino lo ha portato lontano dalla sua amata BUDAPEST da dove, dopo l’invasione russa era fuggito nel 1956. “Abbiamo cercato con i miei amici di rompere le scatole ai russi in tutti i modi- Mi ha raccontato Csaba- Un giorno abbiamo preso dei piatti e li abbiamo dipinti di verde come fossero delle mine e li abbiamo sparsi ovunque. Lo scherzo e’ durato poco. Ricordo il giorno prima di partire. Quel mattino dovevamo trovarci in una delle piazze per coordinare un’azione di sabotaggio. Eravamo attivi h 24. Io non mi svegliai quel mattino, ero sfinito. Quando arrivai nel punto di incontro con due ore di ritardo venni a sapere che tutti gli altri erano stati uccisi. Scappai e arrivai in Austria e da qui in Italia dove a Padova trovai accoglienza e un posto dove studiare Medicina” Gombos prima della laurea passo’ 5 anni negli USA per poi rientrare a finire gli studi. A Codogne’ arriva nel 1973. Nel 1974 sposa Donata. Nicola e Alessio i suoi due figli. Una nipotina, Gaia, luce dei suoi occhi e una grande passione: IL VOLO. “Quando volo ascolto la musica di ENNIO MORRICONE” Mi confido’. Per lui il volo era la passione piu’ grande dopo la famiglia. Cittadino Ungherese Italiano e Americano. Una vita unica, interessante, che da oggi continua in un’altra dimensione. Da oggi Csaba vola senza il suo inseparabile aliante in una dimensione infinita e ci lascia il ricordo di una vita vissuta sempre cercando il bello, il nuovo. Buon viaggio al MEDICO VOLANTE (pio dal cin) – riproduzione riservata@