San Fior- Chiesa inagibile per un mese almeno, dopo il fulmine.

SAN FIOR- Il fulmine, che ha fatto saltare giù dal letto decine di abitanti poco dopo le tre del mattino, ha colpito di nuovo la cupola della chiesa parrocchiale mandando in mille pezzi la muratura che incorniciava una delle finestrelle a ventisei metri di altezza, nella parte centrale dell’edificio facendo crollare numerosi e voluminosi detriti sopra i banchi e sul pavimento della chiesa . All’esterno, per terra, su tutto il perimetro del sagrato, altri pezzi della muratura che si è sgretolata sotto la potenza scatenata dalla saetta che ha colpito la cupola verso le tre e un quarto di giovedì notte a seguito del breve ma intenso temporale scatenatosi nella zona.
Le schegge impazzite sono volate ovunque come dei veri e propri proiettili, e i segni della potenza del fulmine erano ancora visibili ieri pomeriggio verso le 14 quando si sono ritrovati per una valutazione sommaria alcuni tecnici del luogo, per capire se la chiesa fosse agibile e presentasse o meno delle carenze strutturali tali da impedire l’accesso ai fedeli nelle prossime cerimonie religiose.

A valutare il danno e il da farsi, l’architetto Chiara Carniel, l’ingegner Fiorenzo Carniel, il restauratore Sanzovo Pierluigi che si sono dati appuntamento con il parroco Luca Maria Bronzini che ricorda l’accaduto:”Erano passate da poco le tre di giovedì notte quando un boato e un rumore assordante mi hanno buttato giù dal letto letteralmente. Ho cercato di capire cosa fosse successo e visto che era in corso un forte temporale ho pensato ad un tuono, forse un fulmine, ma non pensavo di certo che avesse centrato in pieno la cupola della chiesa.

Sono uscito al buio facendomi strada con una torcia elettrica e già dal sagrato ho iniziato a vedere dei detriti. Mi sono avvicinato lentamente alla porta e ho visto che anche sul pavimento in tutta la chiesa c’erano dei frammenti anche di una certa grandezza. Sono rientrato in canonica e ho aspettato la luce del giorno. Tutto poi è apparso più chiaro. Il fulmine aveva colpito la cupola danneggiandola.” Era già successo in effetti che un fulmine colpisse la cupola nel 2001, come ricorda l’ingegner Fiorenzo Carniel:” Era successo in agosto. Forse il 13 o il 14. Anche allora il fulmine aveva colpito la cupola e pezzi di detriti erano caduti sui banchi” Paolo Mazzer è il sacrestano della chiesa da trent’anni: “Ricordo bene che l’allora parroco di San Fior, don Francesco Veronese mi telefonò dove stavo trascorrendo alcuni giorni in montagna dicendomi di venire giù subito che era successo un disastro nella chiesa.

In effetti devo dire che il fulmine di allora fece più danni di questo. Ricordo che alcuni banchi erano andati completamente distrutti dai detriti caduti da lassù- Continua indicando la sommità della cupola- Sono 26 metri. Ricordo che ci fu una corsa solidale per il restauro che durò mesi, da parte delle associazioni e degli alpini ci fu una gara per riparare i danni” Elio Tonon allarga le braccia. E’ il capogruppo degli alpini di San Fior. Domenica 26 settembre era prevista una grande cerimonia per ricordare il sessantesimo anno dalla fondazione:” Avevamo preparato tutto con cura e meticolosità- Racconta sconsolato- Tre cori da trenta elementi ciascuno e poi tutta la gente. Adesso non sappiamo dove andremo a parare. Senza la chiesa diventa difficile, ma cercheremo una soluzione!” Il sindaco Bepi Maset ha seguito con interesse lo sviluppo dell’emergenza in seguito al fulmine:”Al di là dei disagi che potrà recare ai fedeli, vista l’impraticabilità della chiesa, mi spiace molto per gli alpini che avevano organizzato la loro festa per il 26 settembre. Da parte mia e dell’amministrazione voglio esprimere la nostra completa disponibilità a trovare una soluzione che permetta loro di proseguire con i festeggiamenti e il ricordo dei sessant’anni dalla fondazione. Qualsiasi richiesta a proposito troverà il nostro consenso” (pio dal cin)

Testo:
SAN FIOR – Nessuna messa verrà celebrata oggi nella chiesa parrocchiale colpita nella notte tra giovedì e venerdì da un fulmine che ha mandato in frantumi alcune parti della muratura adiacente la cupola dove la saetta ha scatenato la sua potenza svegliando nel cuore della notte decine di abitanti e il parroco don Luca Maria Bronzini che al telefono ha confermato la decisione di non celebrare:” Dal momento che il fulmine ha colpito la cupola della chiesa ad oggi non è cambiato niente- Afferma il sacerdote- Se in un primo momento avevamo pensato di poter celebrare delle funzioni con un numero ridotto di fedeli, abbiamo preferito, dopo esserci consultati con gli esperti di sospendere in via assolutamente precauzionale ogni tipo di funzione religiosa fino a quando non verrà stabilita con certezza l’estensione dei danni causati dal fulmine e le eventuali criticità strutturali della cupola e della finestra interessata dall’evento” Niente celebrazioni quindi oggi per i fedeli . Lunedì arriveranno gli esperti e i tecnici che si occuperanno di fare i sopralluoghi in quota., con i mezzi e gli uomini adeguati per stabilire gli eventuali interventi da fare per rimediare ai danni.(pio dal cin)

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