
PIEVE DI SOLIGO-
Beato a ottobre? Non e’ ancora dato a sapere ma dalla sua Pieve di Soligo S.E. il cardinale Beniamino Stella, postulatore della causa di beatificazione di Papa Giovanni Paolo I fa sapere che ci sono novita’ in vista dopo il lungo itere del processo. Ottobre, come maggio e’ il mese dedicato alla Madonna e si sa quanto Papa Luciani fosse affezionato a Lei.
La causa della beatificazione di Papa Luciani sembra essere arrivata ad una svolta importante. Ad affermarlo domenica mattina i9n occasione dell’inaugurazione della nova sede municipale di Palazzo Vaccari, S.E. il Cardinale Beniamino Stella in un’intervista esclusiva .
A che punto siamo con la causa di beatificazione dell’amato papa Giovanni Paolo I?
“Siamo ad un buon punto. Credo che ad ottobre ci sarà un momento abbastanza importante.Poi la decisione passerà a Papa Francesco. Le cose stanno comunque andando bene, dopo un lungo lavoro durato anni ,con molta soddisfazione per me e anche con una grande gioia nel cuore.
Eminenza ,lei ritorna sempre volentieri nella sua Pieve di Soligo?
Ritorno quando mi invitano, perché ho un impegno a Roma al quale mi dedico Quando mi invitano per un momento comunitario di questa città son sempre venuto volentieri
Eminenza, quindi possiamo dire che Lei ha mezzo cuore, qui a Pieve di Soligo?
Certamente. (sorride) Anche più di mezzo.
L’alto prelato, postulatore della causa per la beatificazione di Papa Luciani ha pronunciato inoltre un breve ma intenso discorso per ricordare gli anni della sua infanzia trascorsi proprio in questo palazzo quando era la sede della locale scuola elementare.:
““Un grazie cordialissimo per l’invito che mi è stato rivolto a presiedere la benedizione dell’edificio ma soprattutto della comunità. Se mi è permesso in questo momento, forse a nome di quei non molti ricordano la vita che qui abbiamo vissuto da bambini. Io sono stato alunno alle scuole elementari in questo edificio.

Porto nel cuore una grande gratitudine per le maestre e il maestro che mi hanno accompagnato in quei cinque anni, e li vorrei citare tutti perchè li ho sempre ricordati nella mia vita. Prima elementare la maestra Candiago seconda elementare la maestra Negri terza elementare la maestra Bagatto e quarta e quinta il maestro Giovanni Dandrea. Sono persone che mi hanno accompagnato nella vita, come a dire che quanto si semina, soprattutto nell’infanzia, ci accompagna poi in tutta la vita. Ricordo i loro volti e ricordo anche la loro disciplina, ma ricordo soprattutto l’esempio che mi hanno dato da bambino e forse assieme ad altri qui presenti che mi hanno accompagnato nella mia vita. Parliamo degli anni Quaranta. Ho visto alcune foto che Gianni Spina riporta nella sua collezione, questi bambini di allora, oggi anziani, ottantenni di fatto, come lo sono io, portiamo nel cuore un grazie da dire a coloro che proprio nell’infanzia ci hanno presi per mano e ci hanno educati e formati alla vita. Vorrei quindi dire a coloro che oggi esercitano questa missione, nell’insegnamento della formazione dei bambini e dei giovani, di credere nel cuore a questa missione che la vita, che la Provvidenza ha loro assegnato, che vale per i maestri, per i professori ma vale soprattutto per i genitori. Cio’ che seminiamo ci accompagna nella vita e porta certamente dei frutti. E con queste parole desidero procedere con la benedizione e invocare sulla Comunità, su questo edificio, su coloro che svolgeranno il mandato istituzionale e amministrativo la benedizione di Dio che ci deve guidare come una bussola nel cammino della vita” (pio dal cin)- riproduzione riservata foto e testo
