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CONEGLIANO – Sono arrivati ieri mattina, verso le 9 i primi 72 profughi dall’Ucraina a bordo del pullman della compagnia di autotrasporti Battistuzzi. che con grande spirito di solidarieta’ ha intrapreso il lungo viaggio per raggiungere la frontiera tra Polonia e Ucraina, dove ha caricato quante piu’ persone ha potuto per poi far “rotta” verso Conegliano , Solo donne e bambini. Gli uomini sono nelle citta’ a cercare di arginare l’invasione russa. Scendono lentamente dal torpedone a gruppi di due e tre. Sono madri con i loro figli, piccoli. I volti segnati da un lungo viaggio iniziato in autobus , domenica dal confine con la Polonia, ma nel complesso ben più lungo e faticoso, partendo dal confine piu’ a est . Arrivano alla Zoppas Arena verso le 9.30 e in ordine si dirigono verso le tende dove vengono sottoposti ai controlli antico vid per accertarsi che nessuno abbia contratto il virus prima di consegnarli agli amici e ai parenti che in lacrime li abbracciano, li stringono e cercano di confortarli, sapendo che i loro pensieri sono con i papa’ i genitori, i fratelli dai quali la spietata logica della guerra li ha divisi. I piu’ piccoli piangono, accusando la stanchezza. I piu’ grandicelli si guardano attorno, non hanno addosso l’abituale allegria dei bambini della loro eta’ In ordine si avvicinano tutti ad un tavolo dove vengono registrati i nomi e i cognomi dalle forze dell’ordine. Ibanka, una donna di 40 anni e’ arrivata fin qui con i suoi tre figli, Anna, 10 anni Stefania 8 e Ivan, 6.’ Andranno a Perugia, dove li aspetta a braccia aperte la nonna materna.

Ibanka, come tutte le altre donne del pullman, alla domanda se il marito sia rimasto a combattere annuiscono e si commuovono. Le lacrime, silenziose rigano i volti pallidi e stanchi. Da un lato hanno la percezione di essere fuori pericolo, al sicuro con i loro bimbi dall’altro l’angoscia e la paura per i loro uomini. Vito Battistuzzi, titolare dell’omonima ditta di autotrasporti che ha intrapreso questo viaggio per andare a recuperare piu’ persone possibili racconta il viaggio. ” Siamo arrivati con il pullman verso le tre del mattino al confine tra Polonia e Ucraina. Era buio e ci hanno fatto attendere in un parcheggio vicino al confine.

Verso le sei le persone hanno cominciato ad arrivare verso l’autobus, poi la neve, che ha momentaneamente interrotto il flusso delle persone. Poi mi sono avvicinato al luogo da dove arrivavano e li ho assistito a delle scene veramente tristi. Centinaia di persone ammucchiate tra i binari, donne vecchi, bambini e mucchi di vestiti accatastati, messi li dai polacchi perché potessero ripararsi dal freddo della notte. Molti anche i padri, i mariti, i fratelli che hanno salutato i loro cari prima di tornare verso il fronte. Scene veramente strazianti” Conclude Vito che annuncia un altro viaggio previsto per questa sera: “Abbiamo gente che ci aspetta al confine per essere portata in Italia, non possiamo deluderli. -Abbiamo avuto tantissime prove di solidarieta’ da tutto il Veneto e anche da tutta Italia. Una persona ci ha fatto il pieno; 1200 euro e tante altre persone che si sono fatte avanti per aiutarci e chiederci di cosa avevamo bisogno per il viaggio”

Presente all’arrivo del pullman anche Il sindaco di Conegliano Fabio Chies che annuncia:” Queste 72 persone sono i primi profughi in arrivo nella nostra citta’. quasi tutti hanno una destinazione ben precisa da raggiungere , nel frattempo stiamo cercando di capire quale sia la disponibilita’ degli altri Comuni . . La macchina degli aiuti e’ in moto e come sempre la nostra gente, dalle associazioni ai privati dimostra una grande sensibilita’ per aiutare questo Paese in fiamme.. La protezione civile sta in queste ore organizzando una raccolta di beni di prima necessita’ nella loro sede di via Maggior Piovesana. Stiamo cercando di fare tutto il possibile” (pio dal cin) -riproduzione riservata