Da Valdobbiadene la protesta dei macellai:”Non associate il nostro nome ai barbari massacratori di civili”

Cesare De Stefani e’ il gestore della celeberrima OSTERIA SENZ’OSTE nel CUORE DELLE COLLINE UNESCO. Cesare e’ anche e soprattutto un esperto MACELLAIO. La rivendita delle sue carni a GUIA di VALDOBBIADENE sembra piu’ una boutique per la vendita di tagli firmati. Cesare non riesce a darsi pace in queste settimane:” Da quando e’ iniziata la guerra in Ucraina il nome “MACELLAIO” e’ stato associato a PUTIN e alla sua marmaglia di assassini- Dichiara – Assieme ai miei colleghi veneti e di tutta ITALIA voglio dire basta a questa associazione di idee con l’uso improprio della parola che distingue una categoria, la nostra in modo errato- E’ stato il presidente USA BIDEN il primo a farlo, a chiamare Putin “MACELLAIO“. (vedi il LINK:https://video.repubblica.it/dossier/crisi_in_ucraina_la_russia_il_donbass_i_video/ucraina-il-presidente-usa-biden-putin-e-un-macellaio/411881/412808

CESARE DE STEFANI (a destra) nella sua macelleria con uno dei suoi collaboratori

La protesta per l’uso improprio del nome “macellaio” corre lungo tutta la PENISOLA e il tam tam mediatico scatenato da Cesare trova subito sponda prima in tutto il VENETO e poi nelle altre regioni. Tutti d’accordo i macellai e i rappresentanti di categoria a condannare chi usa o usera’ questo termine. La loro richiesta e’ tanto semplice quanto categorica ed e’ rivolta a chiunque si occupi di INFORMAZIONE:” Basta usare questo termine associandolo a chi distribuisce morte e dolore, distruzione e massacri?. DARIO CECCHINI e’ uno dei macellai piu’ famosi d’Italia. Quando fu proibito l’uso e il consumo della FIORENTINA, in seguito al fenomeno della MUCCA PAZZA, il macellaio da 50 anni mise in scena il “funerale della FIORENTINA che fece scalpore in tutta ITALIA: ” Se il SOMMO POETA DANTE ALIGHIERI fosse vivo sono sicuro che non tarderebbe a confinare chi ha associato il nome della nostra categoria a PUTIN in uno dei gironi piu’ profondi dell‘INFERNO DANTESCO,

DARIO CECCHINI il famoso macellaio del “Funerale della FIORENTINA (

quello dei diffamatori. ” Con lui anche il noto volto televisivo FABRIZIO NONIS che afferma: “Non capisco perche’ si usino certe parole a caso. Chi lo fa per associare ingiustamente il colore della pelle di una persona viene ovviamente, e giustamente redarguito. Ci sono parole che non si possono usare per categorizzare le persone. Non vedo perche’ debba essere giusto farlo con chi da sempre svolge un lavoro che prevede una conoscenza e una professionalita’ importanti per quello che riguarda i prodotti che usiamo per trasformare la carne animale in cibo nobile per le persone”

Dello stesso avviso WALTER STECCA uno degli storici macellai di TREVISO e RICCARDO ZANCHETTA il presidente provinciale della FIDA (Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione) e membro del consiglio nazionale: “Sono assolutamente daccordo con Cesare. E’ ora di cambiare strada. Con tutti i vocaboli esistenti nella Lingua Italiana non e’ accettabile che si possa attribuire a chi uccide in maniera scellerata e crudele l’appellativo di “macellaio”. Il mestiere di macellaio affonda le sue radici nella notte dei tempi e si è evoluto fino ai nostri tempi con una conoscenza e una professionalità che richiede una preparazione specifica e accurata, la conoscenza di quello che si fa non e’ a caso. Ci saranno a breve delle iniziative a livello nazionale da parte nostra per sensibilizzare i giornalisti affinche’ smettano di usare questo termine per associare chi lavora seriamente con chi uccide indiscriminatamente donne e bambini”

La condanna quindi e’ unanime e sentiremo presto parlare di una questione diventata importantissima per una categoria che dalla notte dei tempi porta sulle nostre tavole proteine nobili e carni nutrienti: “E’ un lavoro che e’ fatto da persone competenti e preparate- Conclude CESARE DE STEFANI- La Lingua Italiana ci offre degli spunti molto belli per l’uso proprio delle parole, dei sostantivi e degli aggettivi, dei verbi e della costruzione di un paragrafo. Vogliamo e pretendiamo rispetto per la nostra professione e professionalita’ e non accetteremo piu’ di venire associati ai distributori di morte come PUTIN e la sua marmaglia” (pio dal cin) riproduzione riservata– copyright 2022

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