
Pandemia, Siccita’, Bombe d’Acqua, Morti improvvise e ora anche le ZANZARE portatrici del WEST NILE. Ormai ci stiamo abituando a tutto. un mondo che cambia troppo velocemente e forse la MADRE TERRA ci sta’ presentando il conto. l’abbiamo spremuta e usata come un LIMONE. Oggi si sente una parola ripetersi continuamente: SOSTENIBILITA’. Personalmente penso che avremmo dovuto pensarci TRENTA, QUARANTA anni fa, ma eravamo troppo impegnati a distruggere, disboscare e a massacrare il pianeta senza remore al fine di un interesse economico globale. Oggi siamo piu’ ricchi (in termini economici) ma sicuramente piu’ poveri in termini di valori umani. Dopo millenni di storia stiamo ripetendo lo stesso errore che si chiama GUERRA. Non abbiamo imparato nulla dalla STORIA e per essere “evoluti” non facciamo certo una bella figura. A seguito il mio articolo di oggi con il GAZZETTINO, sulla reazione dei residenti all’allarme ZANZARE. (testo e foto copyright pio dal cin 2022@ riproduzione riservata)
CODOGNE’ – E’ iniziata ieri mattina presto la disinfestazione e la lotta alle zanzare del West Nile riscontrate nella zona di via Campocervaro, a Cimetta di Codogne’. Due addetti della Defor Italiana, in sella alle loro biciclette hanno percorso le vie del Comune depositando nelle 1350 caditoie altrettante “pastiglie” bianche che serviranno a scongiurare il proliferare delle zanzare del West Nile, delle quali sono state individuati 77 soggetti in via Campocervaro, una laterale del lungo rettilineo che dal municipio di Codogne’ porta verso la Cadore Mare. Nessun allarmismo, come auspicato dal sindaco Lisa Tommasella che ha pubblicato in un post e sul sito del Comune un vademecum su come affrontare la situazione. Niente allarmismi quindi, e a confermare che nessuno e’ stato colto dal panico e’ la tranquillita’ dei residenti nella via dove sono stati individuati i 77 soggetti positivi al West Nile. :” Sono appena rientrato dalla montagna – Afferma Renzo Cattai, un arzillo anziano che gira nel suo giardino a petto nudo- Ho sentito delle zanzare , ma come vede non ho nessun timore. Di solito non mi pungono e non ho certo cambiato il mio stile di vita perche’ sono arrivate queste nuove specie del West Nile-

Daniele Zanardo gestisce un grande orto dietro la sua abitazione. Anche lui in canottiera afferma: “Se dovessi contare tutte le punture che ho ricevuto dalle zanzare negli ultimi giorni sarei sicuramente gia’ morto- Sono tutto il giorno tra gli ortaggi e i legumi, se dovessi badare alle punture delle zanzare non potrei nemmeno lavorare.- Continua il ventinovenne- invece credo che il problema stia nella stagnazione dei fossati. Se guarda il fosso di fronte a casa mia , l’acqua non si muove e io come privato non posso intervenire a cercare di farla scorrere, dovrebbe pensarci il Comune”

Poco lontano Anastasia Binetti afferma:” Nessuna paura o panico da parte nostra. Abbiamo le zanzariere e ci difendiamo con i prodotti per la pelle e cercando di non scoprirci se usciamo la sera. Credo che la siccita’ ci “aiuti” in un certo senso al non proliferare del problema. Ho visto passare il tecnico con le pastiglie, credo che se ne stiano occupando e l;a situazione sia sotto controllo.” Uscendo da via Campocervaro c’e’ l’omonima e popolare trattoria, nata nel 1957 e gestita da Flavia De Nardo e suo figlio. :” Nessuna paura qui, siamo tutti tranquilli. Non ho registrato nessun calo nelle prenotazioni e nelle presenze dei clienti al bar. Magari in questo periodo, complice l’afa, vogliono tutti sedersi dentro con l’aria condizionata, ma e’ normale che sia cosi’ come lo e’ sempre d’estate’.

Mauro e’ un cliente fisso al bar :” Non abito qui, sono di Oderzo, ma di certo non cambio le mie abitudini. Vengo ogni giorno a Campocervaro e mi sento a casa, leggo la Gazzetta e il Gazzettino in santa pace, le zanzare non mi hanno mai dato fastidio”

Luca e Stefano, i due addetti della Defor nel frattempo, continuano il loro giro per le strade del paese. Sono partiti alle 8 di ieri con le loro biciclette, armati di un lungo tubo dal quale , una volta individuata una delle 1350 caditoie, lasciano partire una pastiglia bianca delle dimensioni di un vecchio gettone telefonico che andra’ a sciogliersi all’interno della caditoia, impedendo l’incubazione:” E’ un sistema meno invasivo dal punto di vista ambientale che sara’ efficace per circa 25 giorni”Afferma Luca- A meno che non si verifichino improvvisi acquazzoni che porterebbero via la sostanza costringendoci a nuovi interventi (pio dal cin)