
E’ ufficiale. La dottoressa BEATRICE CERVONE lascera’ il POLIAMBUATORIO di ROVERBASSO il 15 settembre prossimo. Con la defezione della dottoressa ELISA ZAMBON annunciata un mese fa circa durante l’incontro promosso dall’amministrazione comunale con i cittadini, viene di fatto a mancare il numero legale necessario perche’ la medicina di gruppo possa continuare ad esistere. Il direttore Francesco Benazzi e la dottoressa Piera Bonato sono al lavoro per trovare una rapida soluzione al problema. Servono almeno due dottori da affiancare al dottor Alfonso Feis per evitare la chiusura del centro, da sempre nell’occhio del ciclone per le proteste dei cittadini a causa di quello che percepiscono come un disservizio e dei medici che si sentono incompresi a fronte di un lavoro che li costringe a turni estenuanti e senza ricicli. Molti dei medici che sono passati per il centro hjanno resistito pochi mesi e hanno preferito rinunciare ad un impiego che per loro si e’ dimostrato estenuante sia fisicamente che psicologicamente. La voce passa ora al dottor FEische di fatto rimane (per il momento) l’unico medico disponibile. Si attendono ulteriori sviluppi nei prossimi giorni. DI SEGUITO l’ARTICOLO PUBBLICATO NEL GAZZETTINO di oggi, 9 agosto 2022
CODOGNE’ – Lascerà il poliambulatorio di Roverbasso anche la dottoressa Beatrice Cervone . Dopo l’annuncio del ritiro della dottoressa Elisa Bolzan dato ufficialmente il mese scorso in occasione di un incontro informativo con cittadinanza, non essendoci il numero dei medici necessari per garantire la continuita’ della medicina di gruppo , che Piera revede un minimo di tre professionisti, anche la giovane dottoressa Cervone ha deciso di lasciare:” La mia e’ una decisione sofferta e finale al 99% – Dichiara la dottoressa originaria di Codogne’ laureatasi lo scorso ottobre- Per poter avere una medicina di gruppo dovremmo essere almeno tre.Finiro’ il mio impegno presso il poliambulatorio a meta’ settembre” Resta incerto quindi il futuro del poliambulatorio di Roverbasso che ha servito per molti anni i pazienti di Codogne’ e Gaiarine. Se non dovessero essere trovati dei sostituti alle due dottoresse sara’ inevitabile che il centro chiuda:” Non oso nemmeno pensare ad uno scenario del genere- Afferma la dottoressa , Piera Bonato direttrice del distretto di Pieve di Soligo – Assieme al direttore francesco Benazzi, come avevamo anticipato nel corso dell’incontro del mese scorso con i cittadini di Codogne’ e Gaiarine, stiamo lavorando alacremente per scongiurare una simile ipotesi. Il compito non sara’ facile e i tempi sono stretti ma stiamo facendo tutto il possibile” La dottoressa Cervone ha quindi deciso di ritornare a completare il suo percorso di formazione e assicura che: “Ho fatto veramente il possibile per rimanere. Ho avuto delle enormi difficolta’, essendo nuova ma ho stretto i denti ed ho cercato con tutte le mie forze di dare tutto quello che potevo dare. Durante il periodo del covid le giornate erano interminabili e dovevo dividermi tra il lavoro e lo studio. La dottoressa ritiene che per avere un migliore servizio ed ottimizzarlo servono almeno due cose:” Una collaborazione stretta con l’amministrazione e una comprensione piu’ ampia da parte dei pazienti verso i giovani medici che si trovano in una situazione nuova e inesplorata e a volte non sono compresi. Ho avuto tantissime brave persone come pazienti- Continua la dottoressa- Ma ci sono state alcune maleducazioni che mi hanno impaurita, anche minacce e assicuro che non e’ bello uscire dall’ambulatorio con il buio guardandosi alle spalle. Sno stati episodi molto limitati, come ho detto, solo qualcuno si e’ comportato male. Credo che se vogliamo che il servizio continui a funzionare bisogna che ci sia una grande comprensione per i giovani medici che si mettono in discussione per la prima volta dopo la laurea affrontando un campo a cui non sono abituati. Insieme si puo’ trovare la soluzione” Conclude la Cervone- Ora mi dedichero’ a terminare la mia formazione ed e’ presto per me dire quale sara’ il mio futuro di medico” Queste quindi le due possibilita’ per tenere aperto il poliambulatorio che negli ultimi anni e’ stato al centro di molte polemiche e controversie, il tutto nel bel mezzo della pandemia che sicuramente non ha aiutato il sereno svolgersi dei servizi. Il mese scorso i cittadini si sono ritrovati in un dibattito organizzato dall’amministrazione al quale avevano partecipato in centinaia per sapere quale sarebbe stato il loro futuro di pazienti e se la struttura avrebbe continuato ad erogare i servizi con i medici di base. Al dibattito avevano partecipato i due sindaci di Gaiarine e Codogne’ oltre che al direttore dell’Usl 2 Francesco Benazzi e la dottoressa Piera Bonato con il dottor Alfonso Feis. Quest’ultimo rimarra’ al suo posto come medico di base anche se il centro non dovesse essere piu’ il “centro di medicina” che per legge prevede un numero minimo di tre medici:” Se mi verra’ garantito un affitto congruo al mio essere solo al centro rimarro’ fino al mio pensionamento nell’ottobre del 2023 -Dichiara il dottor Feis ( che al momento segue poco piu’ di un migliaia di pazienti- Sono fiducioso che il dottor Benazi e la dottoressa Bonato riusciranno a scongiurare la chiusura del centro trovando i medici necessari. ESorto i pazienti ad essere piu’ comprensivi verso i medici. Sono stati anni difficili per tutti”(pio dal cin)