Veneto – La grave crisi energetica impone delle scelte immediate e urgenti da parte dello Stato.Il grido di allarme delle aziende.

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Ridotti al “lumicino“. La situazione energetica non puo’ aspettare piu’. Aziende e imprenditori lanciano l’accorato appello allo Stato supplicando, non chiedendo, supplicando un urgente intervento per evitare che la gravita’ di questo fenomeno, che ha visto letteralmente DECUPLICARSI le bollette elettriche, possa innescare un sistema a domino che finirebbe con il travolgere l’economia con conseguenze e scenari mai visti prima. Gli esempi non mancano e chi deve gestire del personale lamenta che il costo dell‘ elettricita ha gia’ superato quello delle paghe ai collaboratori. Cose mai viste prima e che richiedono un fermo e deciso intervento da parte dello Stato che dovra; fare ogni sforzo possibile, anche a costo di indebitarsi ulteriormente, pur di salvare il salvabile. Gli imprenditori, piccoli e grandi non possono essere lasciati da soli, dietro alla loro protesta ci sono centinaia, migliaia di famiglie, di padri di famiglia con mutui, figli da mandare a scuola, bollette e scadenze da pagare. Se le fabbriche chiudono verra’ a mancare un rubinetto essenziale per la vita economica del Paese gia’ in affanno per due anni difficili a causa della pandemia. Se lo Stato latitasse in questo cruciale momento storico per l’Italia andremmo verso una delle piu’ gravi emergenze della nostra Storia. Occorre farequalcosa SUBITO, anzi “IERI” non oggi .(pio dal cin)