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“Potremo salutarlo venerdi’ 28 ottibre alle ore 10, presso la Sala del Commiato della casa funeraria Donadel, in via Marisiga,97 a Belluno. Da qui si proseguira’ per il cimitero di Codogne’ Prima dell’arrivo in cimitero ci fermeremo qualche minuto davanti all’abitazione di Alessandro,, in via Piave n.5 a Codogne’ Alle 11.40 , per dare la possibilita’, a chi vorra’, di salutarlo per l’ultima volta. Grazie a tutti coloro che vorranno starci vicini in questo momento di dolore, e ne vorrete onorare la memoria”

Queste le parole sull”epigrafe dell’ultimo saluto ad ALESSANDRO TABAKU il giovane deceduto tragicamente in un incidente d’auto. Il papa’, senza polemiche, ma fermamente, auspica che si possa fare qualcosa per far si che la tragica morte del suo caro figlio possa essere l’ULTIMA e che la strada, gia’ teatro di altri incidenti gravi, a causa dell’attraversamento di animali selvatici, venga messa finalmente in SICUREZZA.
A seguito il mio articolo di oggi MERCOLEDI’ 26 OTTOBRE sul GAZZETTINO

CODOGNE’ “Spero che la morte di mio figlio Alessandro possa essere l’ultima in quel tratto di strada. I cervi non si fermano con i cartelli. La strada,che conosco benissimo e’ buia, un rettilineo e una curva pericolosa da dove improvvisamente possono sbucare dei cervi che sono difficilissimi da evitare” Ad affermarlo con determinazione e’ il padre di Alessandro Tabaku, il giovane neo laureato, residente a Codogne’, 21 anni, strappato alla vita in un tratto di strada che e’ stato in passato teatro di almeno un’ altro incidente mortale causato da un’ungulato, arrivato all’improvviso dal prato che costeggia la strada altri incidenti, non fatali sono successi in quel tratto stradale che bisogna mettere per forza in sicurezza. “Quante persone devono piangere la perdita di un loro caro prima che qualcuno si decida a correre ai ripari? Si domanda il padre di Alessandro che percorreva quella strada da quasi un anno per recarsi al lavoro alla Luxottica, dove era stato assunto a tempo indeterminato, bruciando velocemente le tappe che di consueto vengono richieste ad un giovane della sua eta’ Ma Alessandro era un ragazzo brillante che aveva sempre, e senza aiuto, ottenuto i suoi risultati, fossero sportivi o scolastici. Poteva forse ingannare quell’aria canzonatrice che fungeva da difesa, ma dietro quel sorriso e la sua solarita’ si celava un cuore veramente d’oro, pronto ad aiutare chiunque lo chiedesse.
Lo ha fatto durante gli anni del liceo, quando, per accumulare crediti scolastici aveva prestato servizio per due turni, in biblioteca nel redigere i testi sbobinando video per “L’Archivio della Memoria Pololare” o per consigliare un ;libro di poesia del quale era appassionato:” Era un romantico – Ricorda senza trattenere le lacrime Giada Cattelan, bibliotecaria -“ Amava la Storia e la Letteratura e in biblioteca continuava a venire, anche durante il suo percorso universitario perche’ qui si sentiva a casa,” tra i libri e la gente che quotidianamente frequentava quello che una volta era la scuola elementare, trasformata poi in biblioteca. Papa’ Durim ripercorre le tappe della breve ma intensa vita del figlio:” Alessandro era bravo anche a giocare a calcio. I primi passi li ha mossi nel campo di Codogne’, a un passo da casa. Era bravo. A dirlo erano i suoi compagni e i dirigenti- Continua il papa’- Quando c’e’ stato da scegliere tra il calcio e la scuola, lui non ha avuto dubbi, e per quanto gli costava una decisione cosi’ difficile, decise di lasciare il campo per dedicarsi completamente allo studio e al proseguimento del percorso che lo ha portato alla Luxottica a solo ventun’anni” Ora a papa’ Durim 50 anni,mamma Shkurte, 46 e al fratello piu’ piccolo, il sedicenne Klaidi non resta che un bel ricordo, di un figlio esemplare e di un fratello affettuoso che se n’e’ andato troppo presto e che aveva una vita davanti che gli si stava aprendo davanti senza ostacoli. “Spero che le istituzioni mi ascoltino, e ascoltino il mio appello accorato: fate qualcosa per mettere la strada in sicurezza e proteggere le fughe dei cervi con delle reti, almeno nei tratti piu’ esposti ee pericolosi. Fate in modo che mio figlio non sia morto invano. Fate che sia l’ultimo, e che altri non debbano sopportare lo strazio e il dolore che stiamo provando oggi noi.” Il corpo di Alessandro riposera’ da venerdi’ pomeriggio nel cimitero di Codogne‘. Non ci sara’ una cerimonia religiosa ma solamente un ricordo “laico” nella cappella mortuaria di Belluno, dove era stato trasportato, ormai privo di vita, dopo l’incidente.
Indossera’ uno dei due vestiti che il suo amorevole e forte papa’ gli aveva comprato per l’imminente festa di laurea, a pochi giorni dal suo ventiduesimo compleanno che avrebbe celebrato assieme alla famiglia e ai suoi amici il 23 novembre ma che un destino troppo crudele per essere compreso ha deciso di cancellare per sempre, assieme ai suoi sogni (pio dal cin)
“.