HOLISTIC EDUCATION RESILIENCE AND MEDIA MATURITY IN EDUCATION SETTINGS e’ questo l’acronimo del progetto finanziato dalla comunita’ europea e sostenuto da UNDICI Partners di associazioni collegate all’educazione e allo sviluppo intellettuale dei giovani studenti europei. Uno su tutti il Consiglio Europeo per l’educazione Steiner Waldorf (ECSWE) che rappresenta 827 scuole e 178.000 alunni in 28 Paesi, sia nella UE che non.

Il convegno che ha presentato il progetto in fase di “costruzione” vede la piccola frazione di ZOPPE’ di San Vendemiano “PARTNER IN RICERCA ” (Definizione della docente Hilary Siddons) con la scuola Steineriana di WITTERING, vicino all’Aja, in Olanda

LO SCOPO DEL PROGETTO

Il progetto si propone di consegnare agli studenti un metodo che li possa accompagnare nelle difficili sfide che dovranno affrontare nella vita e nel lavoro in un mondo prono al digitale e al virtuale, piuttosto che a guardare alle esperienze analogiche di vita . Le generazioni precedenti,che si sono formate a meta’ NOVECENTO hanno avuto il merito di traghettare l’analogico verso il digitale. Quello che non sono riusciti a fare pero’ e’ di far comprendere alle nuove generazioni che l’esperienza pratica di avvicinarsi alle persone, ai luoghi, alle cose della vita, e’ qualcosa che vale la pena recuperare prima che l’avanzare dell’Intelligenza Artificiale abbia il sopravvento. Paula Bleckmann, (Universita’ Alanus Germania- foto sotto) uno dei relatori al convegno di sabato 29 aprile, ha raccontato una storia che passa attraverso la sua vita con il compleanno di sua nonna nel 1926 che a otto anni ricevette un libro di mappe geografiche, la mamma di Paula, nel 1952 , il giorno del suo compleanno aveva mangiato, e forse c’era una piccola torta cosi’ da non andare a letto affamata, Paula nel 1980 ricevette un videoregistratore. Oggi si regalano computers, telefonini e videogiochi. Il rischio per le nuove generazioni e’ quello di non assaporare il vero gusto della vita attraverso esperienze tangibili che sembrano ormai appartenere al passato.


SABINO PAVONE, IL PRESIDE: Troppe Cose, Troppa Velocita’ Troppo Presto.



Qual’e’ il senso di questo convegno, cosa consegna a noi genitori per il futuro dei nostri figli e nipoti, partendo da un contesto cosi’ “locale” come un piccolo paese di provincia come Zoppe’ che assieme ad un partner olandese si e’ preso l’onere di pioniere del progetto che si espandera’ in tutte le scuole, pubbliche e private in Europa?
C’e una cosa che mi ha sempre incuriosito. che nonostante la distanza sul pianeta terra, a un certo momento, tra gli uomini e tra i popoli arriva la stessa domanda, allo stesso momento. Bisogna quindi pensare globalmente, un pensiero che abbracci tutta l’umanita’, poi, nel concreto riusciamo a comunicarlo alle persone che abbiamo la fortuna e la possibilita’ di incontrare, quindi localmente dobbiamo lavorare in modo da creare tanti punti luce, tanti cerchi che possiamo approfondire. Abbiamo questi “TRE TROPPO”: Troppe Cose, Troppa Velocita’, Troppo Presto, queste accelerazioni non stanno favorendo l”equilibrio interiore dell’Uomo, se, per equilibrio si intende la capacita’ di autodeterminarsi in rapporto a valori che certamente debbono poter poggiare su un tessuto sociale che questi valori riporta. I bambini crescono con i valori degli adulti che stanno intorno a loro. Questo convegno da una parte si muove in un’ottica piu’ globale, al quale partecipano Paesi da tutta Europa, forse alla ricerca delle proprie radici, perche’ abbiamo bisogno di ritrovare le radici. l’Europa deve essere capace di mediare. I bambini hanno fiducia negli adulti che insegnano loro ad affrontare la vita. Lo posso affermare dopo 35 anni di lavoro con i ragazzi. Il convegno di oggi e’ l’inizio di un’esplorazione“

Cosa significa insegnare oggi?
I nostri docenti ogni giorno, quando arrivano i ragazzi ,li salutano tutti con una stretta di mano. I bambini hanno bisogno di essere valorizzati, riconosciuti nelle loro diversita’, nel loro modo di correlarsi con gli altri. Ognuno di noi ha una personalita’, un approccio alla vita diverso dall’altro. Se io , so di essere antipatico ad uno studente, sara’ lui, il primo al quale stringero’ la mano domani, sara’ il primo al quale se c’e’ qualcosa che non va , I bambini vanno accompagnati e seguiti. Andate davanti a una scuola qualsiasi. Vedete i bambini correre felici verso la porta d’entrata della scuola o li vedete “trascinarsi”, magari con le braccia a penzoloni, svogliati. Bisogna restituire ai ragazzi quella voglia di essere parte di una scuola, felici dell’esperienza educativa. Un’esperienza che parte dalla famiglia con la quale i docenti debbono conversare e confrontarsi. La famiglia e la scuola non debbono essere staccate, nell’educazione devono essere assieme e concorrere al miglioramento dell’apprendimento dei propri figli, che sono la cosa piu’ importante della vita. Le famiglie dovrebbero (come succede in altri Paesi europei) poter accedere a qualsiasi scuola con un buono da spendere per l’educazione dei propri figli, sia per una scuola pubblica che per una scuola paritaria o privata”

IL COMMENTO DEL GOVERNATORE LUCA ZAIA SUL PROGETTO
“Non posso esimermi, annotando le sinergie messe in campo, dal congratularmi per la decisione di
coinvolgere non solo i professionisti, ma anche i genitori: sono convinto che questo lavoro di
squadra, capace di intercettare le esigenze delle giovani generazioni, saprà portare in dote spunti e
iniziative ad hoc”.
Queste le parole di Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto, estrapolate da una lettera
rivolta agli organizzatori, letta agli astanti da Sabino Pavone, presidente della Libera Scuola
Waldorf Steiner Novalis aprendo il suo intervento introduttivo del progetto HERMMES, presentato
oggi a Zoppè di San Vendemiano (TV) di fronte a un attentissimo pubblico composto da docenti,
insegnanti ed esperti di pedagogia di oltre 400 persone provenienti da diversi paesi. Tra queste, 80
delegati provenienti da tutta Europa.
PAOLA ROMA, sindaco di Ponte di Piave COMMENTA COSI’:
Paola Roma, sindaco di Ponte di Piave, presidente esecutivo dei sindaci del territorio dell’Ulss2 e
dell’Associazione comuni della Marca Trevigiana:
“E’ una gioia sapere che una scuola del nostro
territorio stia promuovendo un’iniziativa di questo livello, volta a favorire approcci sociali a 360°. Il
mio auspicio è che questo lavoro possa presto essere condiviso con l’intera comunità, in un ‘ottica
di pensare globale, agire locale” E’ un importante progetto europeo di formazione legato ad Erasmus+ che permette di lavorare in rete tra ragazzi, scuola, genitori per utilizzare delle strategie che permettano ai ragazzi di apprendere le nuove competenze digitali in modo adeguato alla loro età è orientato allo sviluppo con delle linee guide per approcciarsi al digitale. Non dimenticando mai che i ragazzi che fanno parte della comunità hanno bisogno del lavoro di squadra tra la scuola, famiglia e istituzioni per permettere scelte consapevoli sull’utilizzo del digitale“
I LABORATORI E GLI STUDENTI – IL CONCERTO FINALE

La giornata di lavori è stata caratterizzata dai laboratori pratici e da gruppi di dialogo organizzati
nel pomeriggio. Ben 12 tematiche affrontate in maniera pratica e diretta con il vivo
coinvolgimento di tutti i presenti. I partecipanti si sono cimentati in attività creative solitamente
riservate agli studenti.
HERMMES (Holistic Education, Resilience and Media Maturity in Educational Setting ovvero
Educazione Olistica, Resilienza e Maturità ai Media in contesti Educativi) è un progetto triennale
che si concluderà nel 2025 portando al raggiungimento di cinque obiettivi, in parte già conseguiti:
un sito web dedicato (hermmes.eu) un curriculum quadro, delle linee guida per le politiche
scolastiche, corsi di formazione per insegnanti e webinar per genitori.
Il progetto è cofinanziato dal programma Erasmus+.
Encomiabile il lavoro degli studenti più grandi che volentieri si sono fatti coinvolgere nei
preparativi necessari alla riuscita del convegno. Dalla logistica dell’accoglienza all’esecuzione del
concerto finale per congedare gli ospiti, hanno pensato anche a crearsi un’uniforme per essere più
facilmente riconoscibili e quindi di maggior aiuto.
INFORMAZIONI
Per informazioni dettagliate sul progetto contattare : hermmes@ecswe.eu
DETTAGLI SULLA SCUOLA DI ZOPPE”
La pedagogia Steiner Waldorf prevede un programma educativo continuo di 12 anni. La scuola offre due indirizzi: Agricoltura biologica e biodinamica e Bioedilizia ed Ecosostenibilita’. Tra le materie fondamentali ci sono l’arte e lo sport, le attivita’ tecnico professionali dei due indirizzi. La scuola adpotta un approccio globale all’alfabetizzazione mediatica, assicurando agli alunni una solida competenza nei media analogici prima di introdurre a qulli digitali e informatiche. Materie considerate come la base indispensabile per lo sviluppo di tutte le facolta’ sono; pittura e scultura, musica, artigianato, educazione fisica e euritmia. (TESTO E FOTO copyright @piodalcin– Riproduzione anche parziale, riservata)