Più Dante nelle scuole e meno inglesismi.

Abbiamo la Lingua più bella e melodiosa del mondo, sviluppatasi dal Latino per passare al Dolce Stil Novo e arrivare ai giorni nostri per essere inquinata da continui inutili inglesismi

A COSA SERVONO

Quando si dice ” weekend “invece di “fine settimana ” o “green economy” “welfare” “stakeholders” “steps” “space economy” solo per fare alcuni esempi, quello che stiamo facendo è far vedere a chi ci ascolta che sappiamo parlare l’Inglese, quasi fosse una vergogna usare le tante parole che abbiamo a disposizione nel nostro ricchissimo vocabolario. Vogliamo ostentare una cultura che lentamente ci impone di sostituire la Lingua di Shakespeare a quella di Dante

Di questo passo , tra cento anni non riusciremo più a tradurre e parleremo tutti in Inglese.

L’ESEMPIO PARTE DALL’ALTO

I primi a cadere nella trappola sono i politici che non vedono l’ora di ostentare la loro conoscenza . Mi fermo qui. Credo che, purtroppo sia tardi per tornare indietro, poi leggo che in una scuola di Treviso viene sospesa la lettura e lo studio di DANTE perché potrebbe essere un argomento troppo religioso e non accettabile da altre culture e religioni? Ma di cosa stiamo parlando?

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