L’interesse per questa realtà consolidata nel tempo, (che troverà il suo spazio domenica 14 ottobre all’interno della Festa della Mela Cotogna a Codognè con la Prima Fiera Veneta delle Piccole Produzioni Locali è testimoniato dalla numerosissima partecipazione di pubblico che nell’aula magna della Biblioteca Comunale di Codognè che ha gremito la sala e ha seguito con estrema attenzione le spiegazioni dei relatori di qualità che con grande semplicità hanno spiegato il percorso e le modalità che hanno fatto di questa realtà fortemente voluta e sostenuta dalla Regione Veneto, un fiore all’occhiello che vanta un’organizzazione semplice, senza burocrazia ma allo stesso tempo accurata e attenta di tutte le piccole realtà locali che trovano nel nostro territorio l’humus ideale per quelle produzioni locali che hanno bisogno di sostegno ma soprattutto di regole ferme e semplici che ne garantiscano la genuinità e la sicurezza dal prodotto nella sua purezza, fino a giungere alla lavorazione e alla vendita al dettaglio. In un mondo che punta sempre più alla globalizzazione dei prodotti, le PPL si inseriscono come un’alternativa che piace sia ai produttori (assistiti fin dall’inizio) che ai consumatori che fruiscono di un prodotto con caratteristiche che piacciono; la garanzia di qualità e genuinità che esprimono il meglio in una filiera a chilometro zero. L’idea di eliminare la burocrazia, macigno e spada di Damocle, che ha sempre frenato le iniziative di giovani imprenditori, vede in questa realtà un nuovo porto franco al quale si stanno avvicinando con fiducia molti giovani del territorio, percependo la loro importanza e la possibilità di lavorare finalmente senza i vincoli burocratici che da sempre hanno rappresentato una palla al piede di chi avrebbe voluto lanciarsi in nuove avventure sfruttando quelle peculiarità locali che rappresentano senza ombra di dubbio la ricchezza del nostro Territorio.Si tratta in pratica di portare al consumatore un prodotto garantito nella sua qualità, da regole ben specifiche, senza gli oneri burocratici e i cavilli che finora hanno costituito il maggior deterrente per coloro che volevano, nello spirito Veneto della piccola imprenditoria contadina locale, cimentarsi in nuovi percorsi valorizzando prodotti come ad esempio laMela Cotogna che grazie all’interesse dell’amministrazione capitanata dal sindaco Roberto Bet, ha rilanciato in questi ultimi dieci anni un prodotto che sembrava aver perduto il suo valore. Nel realizzare con grande dedizione e pazienza le varie edizioni della Festa della Mela Cotogna (giunta quest’anno al suo diciottesimo compleanno) la Mela Cotogna è stata rilanciata a livello nazionale e regionale come un prodotto di nicchia molto ricercato sul mercato.
Oggi ho sentito uno dei più consistenti produttori di Mela Cotogna a Codognè che mi ha detto :” La produzione si è fatta negli ultimi anni più consistente, sia come qualità che come quantità, ma non solo, abbiamo gente che viene da lontano per acquistare le nostre mele, e questo ci fa capire che la domanda per questo frutto così versatile è in continuo aumento. Dei cento quintali prodotti non abbiamo più niente, tutti sono stati assorbiti dai produttori di marmellate e mostarde, questo non può che essere uno stimolo e uno sprone a continuare in un percorso iniziato alcuni anni fa. La Mela Cotogna si sta imponendo piano piano come un prodotto ricercato dal mercato, e questo non può che farci piacere.”

Lisa Tommasella, il sindaco Roberto Bet e il Senatore Giampaolo Vallardi
Il tavolo dei relatori: il dott. Luca Buffon (referente progetto provinciale PPL per l’Usl 2) il dottor Stefano Dei Rui (coordinatore provinciale sicurezza alimentare per l’Usl 2) il Senatore Giampaolo Vallardi e il sindaco di Codognè Avv. Roberto Bet
Il Senatore Giampaolo Vallardi e a destra il dott. Stefano Dei Rui
Il dottor Luca Buffon
Sonia Brescacin
Il folto e attento pubblico presente nell’aula magna della Biblioteca di Codognè
Il sindaco Avv. Roberto Bet il Senatore Giampaolo Vallardi e il Dott.Stefano Dei Rui
Il Senatore Giampaolo Vallardi