Lo si aspettava da tempo, e quale giorno migliore se non il primo giorno d’estate per inaugurare il nuovo ponte sul fiume Sacro alla Patria costruito nel 1914. Il sole era caldo, e riflettendosi sull’asfalto fresco, non ancora calpestato dalle auto rendeva l’aria ancora più afosa. Il ritardo di Toninelli è dovuto all’Alitalia. Zaia nell’attesa scherza con il pubblico dal palco, cercando di stemperare l’attesa. Arriva il segnale e alle 11:30 circa il presidente della regione che tanto si è battuto per vedere completata questa importante opera scende e percorre i 432 metri che lo separano dalla riva destra, dove è arrivato il ministro delle infrastrutture penta stellato. Percorrono insieme il ponte verso il palco dove li aspettano i sindaci di Susegana e Nervesa, il presidente della provincia, l’amministratore delegato dell’ANAS, e tanti altri. Dopo i discorsi di rito, il taglio del nastro e via, tra qualche ora sarà aperto al pubblico, giusto il tempo di rimuovere le strutture che hanno ospitato i politici nazionali e locali e poi via. Adesso toccherà al ponte di Vidor essere visitato e controllato con strumenti e cura, per individuare le criticità che debbono essere risolte quanto prima.Nel frattempo questa è fatta, in stile Veneto, con grande determinazione e sacrificio il ponte da oggi è aperto di nuovo a 40 mila mezzi che ogni giorno vi transiteranno sopra, sopra quel Fiume Sacro, il Piave, che oggi sembra sorridere con le sue acque cristalline.
Ponte della Priula Inaugurato il nuovo ponte sul Piave con Zaia e Toninelli
